Calabria, riunione Laburisti Dem: discusse novità e cambiamenti da zona rossa a zona arancione

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Calabria, riunione Laburisti Dem sul tema “4° appuntamento – testimonianze ed esperienze a confronto – zona rossa e zona arancione cosa cambia da lunedì?”

Ieri pomeriggio si è svolta la riunione organizzata dal coordinamento regionale Laburisti Dem sul tema: “4° appuntamento – testimonianze ed esperienze a confronto – zona rossa e zona arancione cosa cambia da lunedì?”. Il referente regionale Sandro Benincasa ha aperto la discussione mettendo in rilievo tutte le criticità presenti a causa della pandemia in un territorio già caratterizzato da una fragile realtà a livello economico-sociale e politico. Si è parlato soprattutto di cosa cambia da lunedì in riferimento alle nuove disposizioni. Dalla prossima settimana solo la Puglia, Valle D’Aosta, Campania e Sardegna saranno in zona rossa assieme ad alcune micro zone provinciali.

Nel resto d’Italia riapriranno parrucchieri, negozi e scuole fino alla terza media, dal 50 al 75% per le superiori resta garantito l’attività in DAD. Tutto reso possibile dal generale miglioramento. Si è parlato di occupazione in calo, di crescita dal 2022 con oltre 300.000 lavoratori in più, Pil al 4,1%. Preoccupazione per un elevato grado di incertezza che pesa sullo scenario economico per la pandemia. Poi sui vaccini scatta l’obbligo di vaccinarsi a medici, infermieri, farmacisti e tutti gli operatori, una misura condivisa in quanto non è più accettabile il rifiuto di vaccinarsi da coloro che svolgono mansioni a contatto con il pubblico.

Nel nostro paese si viaggia verso 13 milioni di vaccini ma rimane l’allarme sulle scorte. In alcune regioni sono già finite. L’agenzia italiana del farmaco autorizza a posticipare la seconda dose per Pfizer e Moderna. In ogni modo si deve procedere con la massima celerità per somministrare almeno 500.000 dosi al giorno entro la fine del mese. L’altro ieri sono state somministrate 299.000 dosi un record assoluto fino ad oggi. La preoccupazione è tanta se da una parte c’è la consapevolezza di velocizzare la somministrazione dei vaccini dall’altro c’è il problema dell’approvvigionamento. AstraZeneca consegnerà la metà di quelli richiesti. Alle regioni ne restano appena 3 milioni per il richiamo. Ad aprile arriveranno 8 milioni di dosi. Moderna procede le consegne con il conta gocce.

Molte le presenze e molti gli interventi (Salvatore Passafaro, Massimiliano Nespola, Gregorio Buccolieri, Vanni Clodomiro, Krasimira Parvina, Lino Puzzonia, Latifa Atzira, e tanti altri ancora, tutti ricchi di spunti di merito). Il segretario della cgil regionale Angelo Sposato ha fatto una particolareggiata disamina delle problematiche afferenti al nostro territorio a cominciare dalla sanità, ai sostegni economici e alla legalità, temi che sotto diversi profili sono stati ripresi da molti degli intervenuti.

Raffaele Mammoliti ha invitato ad un maggior coraggio nell’azione politica, al fine di rompere le vecchie logiche del passato. Quindi un ritorno sui territori dove si formano i problemi e si sviluppano le soluzioni ad esse. L’lntervento di Maria Teresa D’agostino è stato indirizzato alle difficoltà delle istituzioni scolastiche calabresi in quest’epoca di Covid, nonchè dal caos normativo derivante dalla modifica del Titolo Quinto della Costituzione, ripreso da Felice Caristo. Estremamente pertinente e ricco di spunti e proposte è stato l’intervento dal presidente dell’associazione nazionale lavoro welfare on. Cesare Damiano, già ministro del lavoro, che ha spaziato dalle misure a sostegno dell’economia, a quelle previdenziali per donne e giovani, e alla prospettiva di dover convivere con nuovi ceppi virali a seguito dei mutamenti dell’ecosistema.

Alla fine si è parlato che bisogna spronare tutta la politica. L’anima del PD è essenziale. Le ideologie non sono affatto morte. “Bisogna ricostruire l’etica della politica – ha detto Cesare Damiano – soprattutto in Calabria perchè i territori devono essere il nostro campo da gioco. Perchè nei territori si costruiscono le soluzioni parlando, confrontandosi, scontrandosi, crescendo insieme per alimentare la partecipazione della base. In Calabria lavoreremo per ristabilire il dialogo vero nei territori e soprattutto convincere chi non vuole capire che c’è bisogno di allargare il centrosinistra ed il PD deve dialogare con tutti. Un buon auspicio per ritornare ad essere riferimento sempre presente per la cittadinanza”. Nelle prossime settimane i Laburisti Dem coinvolgeranno i circoli, gli iscritti ed i simpatizzanti della Calabria sul documento che è stato consegnato dall’assemblea nazionale nella persona dell’on. Damiano al nuovo segretario del PD nazionale Enrico Letta.

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