Funziona la terapia CAR-T ai Riuniti di Reggio Calabria: un messaggio di speranza che arriva dalla sanità di casa nostra
La notizia è solo di poco tempo fa. La prima volta che la Car-t, terapia innovativa per la cura delle leucemie e linfomi, come si legge su Gazzetta del Sud, trova applicazione al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria e nell’intera realtà pubblica italiana del Centro-Sud. Adesso, arriva il passaggio successivo ed atteso: è stata, infatti, dimessa la donna di 60 anni proveniente dalla Campania che all’ospedale reggino è stata trattata con linfociti dal dna modificato. Un messaggio di speranza che arriva dalla sanità di casa nostra destinato, tra l’altro, a non restare isolato. Annuncia al riguardo il primario del Centro Trapianti di midollo osseo, Massimo Martino: «C’è in lista un altro paziente e stiamo predisponendo un percorso Car-T per il mieloma multiplo». Facciamo un passo indietro per comprendere l’importante meccanismo che ruota intorno alla Car-t: re-iniettare in un malato affetto da linfoma, resistente alle cure convenzionali, i suoi stessi globuli bianchi, prelevati e modificati nel loro Dna con un componente in più, tale da renderli aggressivi ed efficaci verso il cancro.
«Il farmaco Car-T dà un tasso di remissione della malattia del 50%, a 5 anni, in pazienti che altrimenti avrebbero un’aspettativa di vita tra 6 mesi e 12 mesi. È un grande risultato – osserva il direttore del Centro Trapianti Midollo Osseo Massimo Martino. La nuova terapia è stata possibile grazie al perfetto funzionamento del team multidisciplinare che ha visto coinvolti, oltre all’intero staff del Ctmo, anche il Laboratorio di Processazione delle Cellule staminali diretto da Giulia Pucci; la Terapia intensiva con i dottori Sebastiano Macheda e Demetrio Labate; la Neurologia, con Luciano Arcudi e Vincenzo Dattola; la Farmacia con Mariolina Altomonte e Vincenza Azzarà. A tutti loro ed al Gom intero, la paziente dimessa – che aveva iniziato due settimane fa la terapia innovativa contro il linfoma non-Hodgkin, dopo quattro percorsi terapeutici che non avevano dato risultati – ha espresso un sentito ringraziamento».
Un’eccellenzatutta reggina