Messina, chiuse le scuole in molti comuni della Provincia fino al 31 gennaio: ecco l’elenco

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Ben 17 comuni dell’hinterland nebroideo hanno deciso la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e secondarie fino al 31 gennaio 2021

Dopo una lunga e laboriosa interlocuzione avvenuta oggi pomeriggio con i sindaci dell’hinterland nebroideo in merito alla sussistenza di garanzie che consentano la riapertura delle scuole in sicurezza, analizzando i pro e i contro di ogni scelta, si è deciso con larga condivisione di adottare un provvedimento di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per 2 settimane. L’iniziativa è stata condivisa dai seguenti comuni: Capo d’Orlando, Capri Leone, Torrenova, Sant’Agata Militello, Tortorici, Naso, San Salvatore di Fitalia, Castell’Umberto, Mirto, Frazzanò, Longi, Sinagra, Raccuja, Ucria, Alcara Li Fusi, Militello Rosmarino, San Fratello. Qui di seguito il comunicato congiunto che i sottoscrittori diffonderanno:

“Ormai dal mese di giugno, i sindaci della provincia di Messina hanno continuamente messo a nudo tutte le falle del nostro sistema sanitario in merito alla gestione dell’emergenza covid; ma niente è stato fatto per porre rimedio ad una situazione che, difatti, ad oggi è sfociata nella zona rossa.
Nulla è stato fatto per i posti letto e le terapie intensive che, ad oggi, risultano essere quasi sature; nulla è stato fatto per l’attivazione delle Usca scolastiche con impossibilità di avere per i nostri figli e per tutta la popolazione scolastica una corsia preferenziale con la conseguenza che, in caso di sospetta positività, rimarrebbero isolati insieme alle famiglie a tempo “indeterminato”. Nulla è stato fatto per velocizzare l’esecuzione dei tamponi, anzi la situazione è decisamente peggiorata tanto che la mancata tempestiva risposta del sistema sanitario è uno degli indicatori peggiori che hanno determinato la zona rossa. Nulla è stato fatto per il tracciamento dei positivi, anzi la scelta di delegare lo stesso ai medici di famiglia, già oberati di lavoro, non ha fatto che rallentare la macchina amministrativa, rendendo peraltro più difficili i controlli.
Per questi motivi con il sistema sanitario ormai in tilt riteniamo che riaprire le scuole in queste condizioni possa solamente aumentare la curva dei contagi mettendo a rischio la salute dei nostri figli e la tenuta del nostro sistema sanitario per il quale sono segnalate allerte di resilienza nel report di monitoraggio della cabina di regia.
Stranisce, per di più, il ragionamento logico che ha portato alla chiusura di tutte le scuole quando ancora eravamo in zona arancione, per poi riaprirle in zona rossa senza un miglioramento dei dati, anzi in presenza di un peggioramento degli stessi, salvo poi preannunciarne la chiusura se non dovessero esserci miglioramenti.
Per quanto sopra esposto, pur consapevoli dell’insostituibilità della didattica in presenza e del grande scrupolo del personale scolastico e dei bambini nell’osservare le regole anti contagio, abbiamo deciso la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e secondarie fino al 31 gennaio 2021 sperando di registrare in questo periodo un serio e deciso cambiamento di rotta”.

Le istituzioni si scusano “con la popolazione per l’orario in cui stiamo diffondendo il comunicato e per i disagi che, inevitabilmente, questa decisione potrà comportare, ma riteniamo che alla sicurezza della cittadinanza, e dei bambini in particolare, vada attribuita la priorità assoluta su ogni altra considerazione”.

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