Messina, scuola Mazzini: “Dalle foto in mio possesso rassicurazioni di Comune e Istituto distanti dalla realtà; chiesta autorizzazione per ispezione”

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Messina, prosegue la querelle sull’adeguatezza strutturale della scuola Mazzini in funzione delle norme anti-covid, Russo: “Settimane fa ‘non c’era alcun problema irrisolvibile’, oggi c’è necessità di collocare container. Qualcuno dovrà dare delle risposte alla Città”.

In data odierna ho presentato richiesta di accesso agli atti sia all’Assessorato alle Politiche Scolastiche del Comune che alla Prefettura di Messina per avere copia delle documentazioni relative alle decisioni assunte dal Comune di Messina, all’incontro tecnico sotto l’egida del Prefetto Librizzi la scorsa estate, in tema di ripartenza dell’anno scolastico. Segnatamente, ho chiesto di poter avere visione delle previsioni di sistemazione della scuola Mazzini”. Così il consigliere comunale messinese Alessandro Russo sulla vicenda relativa alle condizioni di adeguatezza strutturale della sciola Mazzini, in virtù dei nuovi vincoli derivanti dall’emergenza coronavirus.

Ho altresì richiesto – prosegue il consigliere – di poter essere autorizzato ad effettuare nei prossimi giorni una visita ispettiva presso il plesso dell’istituto scolastico poiché, dalle documentazioni anche fotografiche che mi sono pervenute quale consigliere comunale, le rassicurazioni verbali e ancora di più quelle scritte che provengono sia dal Comune che dalla scuola “Mazzini” parrebbero veramente distanti dalla realtà.  Aule strettissime, spazi angusti e condizioni di sicurezza (non solo in ottica preventiva da Covid-19 ma anche generale) che a parere dello scrivente – quasi a semplice vista – costituirebbero fattore di grave pericolo per i ragazzi e il personale scolastico. Tutta la documentazione prodotta in fase di preparazione all’apertura della scuola e quella degli enti competenti al rilascio di autorizzazioni devono essere vagliati per verificare che sussistano davvero i requisiti di sicurezza complessiva per ciascuna aula del plesso.
La ripartenza scolastica deve essere assicurata in assoluta sicurezza per i nostri ragazzi e per il personale della scuola: affrettare soluzioni, individuare sistemazioni non adeguate o non rispondere con il giusto garbo alle preoccupazioni delle famiglie non è certo il giusto modo per assicurare una corretta applicazione del diritto allo studio.  Sollevare problemi o muovere legittime critiche a certe soluzioni adottate non è un crimine di lesa maestà: questo concetto è bene che lo comprendano sia l’Assessore Tringali, che la Giunta De Luca che la dirigenza della scuola “Mazzini”. Nascondere polvere sotto il tappeto è soluzione a cui da troppo tempo siamo abituati e che personalmente è oggi inaccettabile. Che le condizioni fossero queste, lo si sapeva dal vertice in Prefettura settimane fa: chi non ha detto come stavano davvero? Come mai, se settimane fa ‘non c’era alcun problema irrisolvibile’, oggi c’è improvvisa necessità di collocare container? Qualcuno dovrà dare delle risposte, e urgentemente alla Città”.

Ecco perché – conclude Russo – fintantoché la soluzione alla grottesca vicenda non verrà trovata ristabilendo condizioni di comprovata sicurezza, sarebbe bene tornare al più presto a più miti consigli, rispondendo con educazione alle famiglie preoccupate e alle sollecitazioni di chi, come il sottoscritto consigliere, chiede di sapere come stanno davvero le cose.
Alla visita ispettiva che intenderò fare, che spero sia concessa dall’Amministrazione in brevissimi tempi, mi premurerò di verificare personalmente le condizioni del plesso, visto che ad oggi ci sono almeno tre versioni della storia”.

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