Reggio Calabria: picchiava madre e sorella per estorcere soldi e comprare droga o giocare d’azzardo, 19enne arrestato a Rizziconi [DETTAGLI]

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Reggio Calabria, il giovane è stato arrestato per estorsione aggravata, lesioni personali aggravate e maltrattamenti in famiglia

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Rizziconi hanno rintracciato e tratto in arresto un diciannovenne del luogo, in esecuzione di Ordinanza applicativa della misura cautelare personale in carcere, emessa dalla Procura della Repubblica di Palmi, per ireati di estorsione aggravata, lesioni personali aggravate e maltrattamenti in famigliaIl provvedimento cautelare trae origine dalla denuncia presentata dalla madre del ragazzo, la quale lo scorsosettembre, a seguito dell’ennesimo episodio di violenza subito dal figlio, ha deciso di rivolgersi ai CarabinieriLe immediate e articolate indagini, avviate dagli uomini dell’Arma, hanno permesso così di acquisire in tempi celeri un solido quadro probatorio in ordine alle continue vessazioni di cui la madre e la sorella minorenne sono state vittime negli anni da parte del giovane, il quale, in più occasioni aveva ricorso alla violenza fisica e psicologica nei confronti delle due donne allo scopo di estorcere denaro utile all’acquisto di droga ed al gioco d’azzardoL’arrestato, veniva ristretto nella Casa Circondariale di Palmi, così come disposto dal Giudice per le indagini preliminari.

Reggio Calabria: picchiava madre e sorella per estorcere soldi, 19enne arrestato. Caligiuri: “questa mamma merita tutto il sostegno possibile”

“Minacce, botte e, un crescendo di tensioni per motivi economici, è questo il contesto da cui la donna di Rizziconi (RC), ha deciso di emergere e salvarsi insieme alla figlia, grazie al suo coraggio. Ha denunciato il figlio. La definisco mamma coraggio. Questa mamma merita tutto il sostegno possibile, perchè con un gesto sicuramente forte, probabilmente venuto fuori dopo una serie di inefficaci discussioni e violenze, ha mostrato a tutti come veramente si deve volere bene a un figlio“. E’ quanto scrive in una nota Maria Josè Caligiuri, Coordinatrice Regionale Azzurro Donna della Calabria e Responsabile Regionale Dipartimento Pari Opportunità e Disabilità della Calabria. “Non ha fatto finta di non vedere, nonostante le evidenze. Ha sopportato insieme alla figlia per tanti anni e, dopo tanto pensare certamente anche molto combattuto, non è rimasta in silenzio e nell’immobilismo più totale, per l’angoscia o per una ipocrita sensazione di vergogna. Non si è limitata ad imprecare contro i mali della società  e la piaga della droga, ormai di dimensioni bibliche, aspettando passivamente che qualcun altro tentasse di risolvere il problema. In una parola, non ha rimandato la totale presa di coscienza del problema, per l’umana e comprensibile esigenza di ridurre il proprio dolore. E, per l’appunto, sarebbe davvero necessario, istituire un fondo regionale, per supportare le donne che subiscono violenze, al fine anche, di reinserirle nel mondo lavorativo”, conclude.
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