Reggio Calabria, Minicuci a Falcomatà: “lei è un Pinocchio”. La replica: “in una città abituata a Lucignolo e al Paese dei Balocchi è familiare…”

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Sarcastico botta e risposta, in Consiglio Comunale, tra il Consigliere Antonino Minicuci e il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà

Un siparietto degno del miglior Colorado, un botta e risposta tutto da ridere. Peccato, però, che i protagonisti siano un Consigliere e un Sindaco all’interno dell’aula del Consiglio Comunale. Città? Indovinate un po’: Reggio Calabria. L’assemblea di ieri a Palazzo San Giorgio è stato tema di dibattito per tantissimi argomenti. Ma c’è stato anche spazio per uno scambio sarcastico di battute fatto di frecciate e riferimenti al passato, ma anche di accuse al presente.

Antonino Minicuci, consigliere di centrodestra ed ex candidato a Sindaco della città dello Stretto, arrivato al ballottaggio proprio contro Falcomatà alle ultime Comunali, ha accusato il primo cittadino: “ci sono sempre bugie e situazioni poco chiare. Per questo dico a lei, Sindaco, che è un Pinocchio e un incompetente, le parole di Minicuci. “Anche presuntuosoha proseguito – perché non vuole farsi dare una mano. Ci aveva promesso un Consiglio Comunale entro questo mese per discutere delle problematiche dell’Aeroporto, un impegno con noi e la città. Poi, quando arriveremo a non avere voli, dirà che la colpa è di qualcun altro. Stessa cosa per il Consiglio Comunale aperto. Cosa aspettiamo, il Consiglio di Stato? Anche per rispetto dei 400 cittadini che ce l’hanno chiesto”. Poi, l’altra accusa: “è un trasportatore di materiali ferrosi di alcuna utilità”. E al richiamo a moderare il linguaggio da parte del presidente del Consiglio, ribadisce: “non ho detto ‘carrialandi‘…”. “Aveva detto in campagna elettorale – aggiunge Minicuci – che l’1 novembre avrebbe risolto il problema dei rifiuti. Forse ha sbagliato giorno, doveva essere il 2, il giorno dei morti. Perché tra i morti che votano e quelli che stanno negli scranni senza far nulla per la città, di esempi ne abbiamo a iosa”.

Alle parole di Minicuci ha replicato Falcomatà: “il Consigliere Minicuci mi ha definito Pinocchio. In una città che in passato è stata abituata a Lucignolo e al Paese dei Balocchi, Pinocchio è familiare“, ha detto il primo cittadino con probabile riferimento agli anni di gestione Scopelliti e alle notti bianche. “Ma Collodi – ha proseguito – in questa favola vuole lanciare messaggi positivi: quello che crescendo, con l’aiuto di fatina, Geppetto e grilli parlanti, si può migliorare. Mettiamo da parte Mangiafuoco, gatti e volpi e circondiamoci di gente positiva”.

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