Vittorio Feltri demolisce il centrodestra: “coalizione del cazzo, a Milano vince Sala. Salvini? In stato confusionale”

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Duro attacco di Vittorio Feltri al centrodestra: a Milano “è chiaro che vincerà Sala”, parole dure verso Salvini e l’intera coalizione

Quando Vittorio Feltri apre bocca difficilmente le sue parole passano inosservate. Il capolista di Fratelli d’Italia alle elezioni comunali di Milano del 3 e 4 ottobre, ai microfoni de “Il Fatto Quotidiano”, ha lanciato un duro attacco al centrodestra, definita una “coalizione del cazzo, è difficile impastarli. In ogni caso, se andassero alle Politiche uniti e la Meloni prendesse più voti, credo che la sinistra si scatenerebbe con l’argomento dell’antifascismo, anche se lei di fascista non ha niente. E questo sarebbe un ostacolo decisivo alla sua corsa a Palazzo Chigi“.

A proposito delle comunali, Feltri si è espresso in maniera netta: “ormai è già tutto definito: è chiaro che vincerà Sala. È vero che i sondaggi sono una cosa e le urne un’altra, ma diciamo che servono come un termometro per farti capire che aria tira“. Poche chance per Bernardo, candidato sindaco della destra: “lo conosco da molti anni ed è un bravissimo medico, ma ho l’impressione che come politico non sia all’altezza“.

Bordata conclusiva verso Matteo Salvini: “è in difficoltà perché è in stato confusionale. È suonato sia dal suo partito che dai governi: da quello coi 5 Stelle uscì senza mai spiegarci davvero il perché, poi ha perso un po’ di voti ed è rientrato al potere non solo di nuovo col Movimento, ma anche con gli storici avversari del Pd. Sul Green pass non si è capito cosa volesse. E poi continua a rompere le scatole su Quota 100, su cui invece secondo me aveva ragione la Fornero”. Esiste ancora una coalizione? “È una coalizione del cazzo, è difficile impastarli. In ogni caso, se andassero alle Politiche uniti e la Meloni prendesse più voti, credo che la sinistra si scatenerebbe con l’argomento dell’antifascismo, anche se lei di fascista non ha niente. E questo sarebbe un ostacolo decisivo alla sua corsa a Palazzo Chigi“.

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