Sgarbi: “Djokovic simbolo di libertà e coraggio, vi spiego perché”

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Il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi critica chi ha preteso di non far giocare Djokovic per la sua scelta di non vaccinarsi contro il Covid-19: “era sano e quando è stato messo nelle condizioni di essere ciò che è ha dimostrato di essere il più forte, sono dalla sua parte”

“Djokovic simbolo di libertà e coraggio”. E’ così che Vittorio Sgarbi ha definito il tennista numero uno al mondo dopo la vittoria agli Internazionali di Roma. Per il campione serbo si tratta del primo torneo conquistato dopo le vicende extra sportive che lo hanno frenato in questi mesi. Le norme legate all’obbligo vaccinale lo hanno costretto a rinunciare agli Australian Open e quell’episodio lo aveva esposto ad un ciclone mediatico e a tante critiche. Per mesi la grande professionalità di Novak Djokovic sono state messe da parte, ha preferito difendere i propri ideali liberali, ma a distanza di mesi ha ottenuto una grande rivincita.

“Djokovic non ha vinto solo una gara, ma ha battuto tutti coloro che hanno cercato di impedirgli di giocare – ha proseguito Sgarbi – . L’arte è individuale, la musica è individuale, lo sport è individuale e non si può negare né la patria e né le posizioni generali di un giocatore alla sua capacità di prevalere. Quindi, chi ha impedito a Djokovic di giocare in Australia è un vigliacco, è un Governo di incapaci che pretendeva di trattarlo come un malato. Talmente malato che è arrivato in Italia ed ha vinto non appena queste restrizioni inventate da inetti sono state tolte”.

“Dobbiamo vivere in un mondo di sani, i malati devono essere curati. Non bisogna aspettarsi di essere contagioso e quindi prepararsi con il Green Pass e pu*****te varie di Governi di incapaci. Appena Djokovic ha avuto la possibilità di essere ciò che è ha vinto. Vedo un mondo di miserabili, incapaci e vigliacchi. Djokovic è il simbolo della libertà, del coraggio, io sono con lui e sono felice di sostenerlo in questa straordinaria occasione”, ha concluso Sgarbi.

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