Personaggi storici messinesi: Alberto de Agazio, medaglia d’argento al valor militare morto nella Seconda Guerra Mondiale

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Personaggi storici messinesi: l’approfondimento odierno della consueta rubrica di StrettoWeb è per il militare Alberto de Agazio

Il personaggio messinese trattato oggi, nella consueta rubrica di StrettoWeb legata alle figure che hanno fatto la storia della città peloritana, è Alberto de Agazio, militare nato in Sicilia nel settembre 1888. Sin da subito propenso alla carriera militare, si arruolò nel Regio Esercito nel 1907, appena 19enne, iniziando a frequentare la Regia Accademia Militare di Artiglieria e Genio di Torino come Allievo Ufficiale. Abbandonata quindi, dopo l’adolescenza, la città dello Stretto, uscì dal corso di Allievo in Accademia come Sottotenente assegnato in servizio nel 7º Reggimento artiglieria da campagna. Qualche anno dopo, nel 1912, iniziò la sua intensa attività di militare in battaglia. Prese parte alla guerra italo-turca e al primo conflitto mondiale, diventando Maggiore nel 1918 per via del suo impegno dimostrato sul Monte Asolone e sul Monte Grappa, battaglie che gli valsero la Medaglia di Bronzo al valor militare che poi si trasformò in Argento.

Alla fine del conflitto, trasferito più volte di Reggimento, nel 1922 prestò servizio a Roma (precisamente a Bracciano), dove qualche anno più tardi fu promosso Tenente Colonnello e poi Colonnello per essersi distinto durante la guerra d’Etiopia. Carriera in ascesa, grazie alla sua forza, lealtà e determinazione. E’ per questo che a metà anni ’30 fu nominato Comandante e poco dopo cominciò il suo periodo in terra albanese, dopo la conquista del territorio suddetto, venendo poi elevato al rango generale di divisione nel 1943. In quello stesso anno, in piena Seconda Guerra Mondiale, fu catturato dai tedeschi giorno 28 settembre e trasferito in Polonia, nell’Offizierlager 64/Z di Schokken. Qui morì d’infarto qualche giorno dopo, l’1 ottobre, a causa degli sforzi e delle sofferenze subite durante il viaggio. Al suo funerale parteciparono anche le autorità tedesche dei Lager e, per onorare la sua memoria, gli fu assegnata una seconda Medaglia d’argento al valor militare.

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