Vaccini, Ignazio Marino: “Seguo poco Burioni, la corrente no-vax esiste in tutto il pianeta ma negli USA c’è più fiducia nei medici”

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Vaccini e medicina, le parole di Ignazio Marino in radio

Ignazio Marino, Professore di Chirurgia e Vice Presidente alla Thomas Jefferson University, è intervenuto questa mattina, parlando di vaccini, nel corso del programma “Genetica Oggi” condotto da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus.

Credo che dubitare dei vaccini – ha detto Marinosia anche peggio che dubitare della chirurgia perché la storia della chirurgia ci ha dimostrato che alcuni tipi di interventi sono superabili e sono stati superati. Quando ero un giovane medico alla fine degli anni ’70 era molto comune eseguire l’intervento di gastrectomia, ossia rimuovere lo stomaco in un paziente in caso di ulcera. Negli anni successivi si è scoperto che in oltre il 90% dei casi l’ulcera è legata ad infezione di un microrganismo e oggi i pazienti con ulcera, anziché sottoporsi ad un pesante intervento chirurgico, assumono per due settimane un antibiotico. I vaccini invece hanno sempre dimostrato una straordinaria efficacia e hanno cambiato la storia del genere umano. Fino a quando non è stato introdotto il vaccino per il vaiolo, la malattia ha falcidiato un numero enorme di adulti e bambini, sottoponendoli a sofferenze terribili. Grazie al vaccino quella malattia è stata eradicata.”

Nell’articolo 32 della nostra costituzione c’è scritto con chiarezza che la scelta di sottoporsi a terapie e procedure mediche è una scelta personale, dell’individuo, eccetto se diversamente sancito da disposizioni di legge. I padri costituenti hanno scritto questo articolo con tale linguaggio perché ci sono delle situazioni in cui il proprio comportamento può incidere negativamente sulla società e sulla salute degli altri. Per questo i padri costituenti hanno ritenuto importante, come nel caso della vaccinazione per prevenzione delle malattie infettive, stabilire alcune regole per legge. E’ grazie a questo approccio, che ha visto tanti bambini in tante generazioni che sono stati vaccinati negli anni, che molte malattie sono quasi scomparse nel nostro paese”.

La comunicazione si può migliorare, mi rendo conto che può essere traumatico ma, se le nostre istituzioni facessero vedere sul servizio televisivo pubblico immagini di bambini colpiti da poliomielite o immagini di bambini che morivano prima che il microorganismo del vaiolo fosse eradicato dal pianeta, le persone comprenderebbero quanto è importante oggi vaccinarsi contro il morbillo. Penso che non sia negativo far vedere foto ‘forti’ che scoraggiano i fumatori ma in questo caso c’è una questione sociale perché, se non si vaccinano un numero sufficiente di persone, si rischia una forte circolazione di alcune patologie infettive.”

So che Burioni è molto attivo sui social ma confesso che vivendo negli Stati Uniti, facendo il professore qui a Philadelphia, non ho molta occasione di seguirlo. La corrente no-vax, costruita su un falso pubblicato da un medico radiato, esiste in tutto il pianeta anche negli Stati Uniti. Devo dire che qui negli Stati Uniti, rispetto all’Italia, c’è da parte della popolazione maggiore rispetto e fiducia nei confronti delle professioni mediche. Qui tutti i bambini vengono inseriti in un protocollo vaccinale, stabilito dalle autorità sanitarie americane, e questo garantisce c nel momento in cui accedono all’asilo e poi alla scuola siano tutti vaccinati.”

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