Reggio Calabria, la commossa lettera al Sindaco di un cittadino: “che rabbia vedere la città in ginocchio, stuprata ogni giorno da chi la amministra”

StrettoWeb

Reggio Calabria: un cittadino ha scritto una lettera al sindaco Falcomatà

Un lettore di StrettoWeb ci ha inviato una lettera, che pubblichiamo a corredo dell’articolo, inviata al Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, sulle condizioni in cui versa la città.

“Caro Direttore le scrivo con il cuore in mano nel vedere la mia città in ginocchio stuprata giornalmente da chi la amministra in maniera indecorosa. Cinque anni domani da quel 19 ottobre 2014 quando la città fu consegnata nelle mani dell’attuale Sindaco. Dovevamo cancellare due anni di Commissari e a detta di tanti cancellare il modello Reggio.
Enfasi ma soprattutto la speranza che un giovane virgulto potesse avere una visione un progetto per questa città.
Una citazione di Anthony Robbins dice “Fissare degli obiettivi è il primo passo per trasformare l’invisibile nel visibile”.
Ora partendo da questa piccola citazione possiamo ben dire che ciò che era invisibile tale è rimasto e ciò che è stato fatto purtroppo è stato solo un fallimento.
La sola visibilità è stata raggiunta sui social e per molti aspetti si sono ritorti contro questa amministrazione.Una piccola squadra di ragazzi che hanno tenuta prigioniera la città in barba alle richieste di confronto e di risoluzione dei problemi quotidiani.
La situazione disastrosa relativa al servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani è sotto gli occhi di tutti. Negli ultimi mesi nonostante dopo la discesa in campo dell’ Assessore Armando Neri battezzato il ” Mastino” la situazione si è aggravata e a nulla vale la replica al Consigliere Ripepi da parte di AVR…Sono anni che le vie della città, tranne il centro storico, non vengono spazzate e lavate nonostante sui marciapiedi siano conferiti i mastelli…sa com’è caro sindaco lei non mangerebbe mai in un piatto sporco…eppure noi su quelle strade che emanano l’olezzo del percolato ci camminiamo e i nostri figli in alcuni casi ci giocano a palla. Si è chiesto più volte di avere un confronto e trovare soluzioni…ma nulla è stato fatto come se i cittadini fossero solo gente da spremere dal punto di vista dei tributi, servi sciocchi per un padrone ancor più sciocco.
Nell’ambito delle politiche abitative un nulla di fatto.La notizia del piano di vendita suona come una campana stonata ai tanti che oggi aspettano una casa e non hanno risposte. Le associazioni reggine tante volte hanno bussato alle porte del comune ma il più delle volte non hanno trovato nessuno e peggio ancora ancora aspettano dopo cinque anni.
Caro Sindaco sa cosa sono cinque anni per chi aspetta una casa..sono cinque inverni cinque primavere cinque estati cinque autunni che scorrono lenti drammatici per chi cerca risposte e non le ha per chi si alza la mattina e continua a sperare sapendo che domani e ancora domani sarà lo stesso.
La grande sete…Reggio ancora soffre la sete e questo non è accettabile per una città del 2019. Non è normale aprire un rubinetto con la consapevolezza che resterà a secco…Ma si tanto chi se ne frega della gente io ho fatto la mia grande giornata della Diga del Menta assieme al Governatore Oliviero e fra cento anni mettendo il mio nome su google tutti sapranno cosa ho fatto IO…Vero Sindaco e questo che a lei importa essere ricordato in un post per un like.
Ho ancora davanti agli occhi gli articoli di quest’estate del Corpo della Polizia Municipale che difendeva il diritto a lavorare in un ambiente decoroso e con i condizionatori funzionanti. Chi conosce il Comando sa che la struttura ha tantissimi finestroni…e il comando è caldo d’estate e freddo in inverno…
Parliamo di opere pubbliche… 29 gennaio 2018 la firma con la ditta per il riavvio dei lavori…conferenza stampa…droni che sorvolavano il palazzo…tanta enfasi riconoscimenti plauso dell’Ance… Fra due anni avremo finalmente il palazzo di Giustizia completato…Caro sindaco due anni son passati…e quella gru che resta nel cantiere grida vendetta…gli operai che per qualche tempo hanno lavorato e avevano creduto di portare a casa da mangiare sono andati a casa…Ma si cosa vuole che sia…Un altro fallimento come gli scavi a piazza Garibaldi come il Whater front affondato solo perchè portato avanti dal Sindaco Scopelliti…Come il parco lineare sud…L’edilizia di Reggio muore perchè non ci sono cantieri. Per ripartire bisogna fare una scelta precisa.La scelta di dichiarare il dissesto ricominciare da zero e dare una boccata di ossigeno alle famiglie che oggi vivono solo per pagare tributi a fronte di servizi negati. Fare questa scelta significa molto per lei e la sua giunta perchè come la politica nazionale insegna una poltrona è per sempre e chi se ne frega dei cittadini.
E concludo con due piccole chicche il caso Miramare e il caso Castello Aragonese.
Nel primo caso siamo ancora davanti ad una sentenza che vede la condanna della Dott. ssa Marcianò. si attendono i tempi biblici della magistratura nel suo casa. Ma vede Sindaco il caso Miramare non doveva proprio esistere per un’amministrazione che ha sempre parlato di legalità trasparenza.
Il caso del castello Aragonese ancora peggio perchè si è reiterata una pessima pubblicità per la nostra città…
Concludo..la grande verità è che avere un cognome non significa nulla…
la grande verità è che la gente non può sempre essere ignorata…
la grande verità è che lei ha raso al suolo Reggio Calabria portandola a livelli di degrado che mai nessuno avrebbe immaginato…
la grande verità è che i giovani vanno via e questa città non è in grado di creare lavoro…
La grande verità non esiste perchè se si è dei bravi incantatori di serpenti si fa credere tutto e il contrario di tutto”.

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