Reggio Calabria: la città senza comandante della Polizia Municipale. Imbalzano: “ci ritroviamo di nuovo al punto di partenza” [FOTO e INTERVISTE]

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Reggio Calabria, conferenza stampa di Forza Italia dal titolo “riusciranno i nostri eroi a trovare un comandante?”. Imbalzano: “la città dell’anarchia, dove non esiste rispetto delle norme stradali, dove il controllo del territorio è interamente demandato agli organi di polizia del Ministero dell’Interno e della Difesa”

Si è svolta stamani presso la Sede del Coordinamento Provinciale di Forza Italia, la conferenza stampa del gruppo consiliare di Forza Italia in seno al Consiglio Comunale di Reggio Calabria. Alla conferenza stampa dal titolo “riusciranno i nostri eroi a trovare un comandante?” sono intervenuti i consiglieri comunali di Forza Italia Mary Caracciolo, Lucio Dattola, Pasquale Imbalzano, Giuseppe D’Ascoli e il Consigliere Metropolitano Eduardo Lamberti Castronuovo. “La città dell’anarchia, dove non esiste rispetto delle norme stradali, dove il controllo del territorio è interamente demandato agli organi di polizia del Ministero dell’Interno e della Difesa (Polizia di stato e Carabinieri), ove le azioni di contrasto al disordine annonario e urbanistico non possono essere adeguatamente fronteggiate. Inesistenza del rispetto del ruolo del Comando di Polizia Municipale, mancata liquidazione degli straordinari, Corpo di P.M. che ritorna ad essere acefalo per la precisa volontà del Sindaco e dei suoi assessori nel non voler affrontare con adeguata impronta la necessità della individuazione di una guida autorevole, militare, ferma e decisa nel perseguimento degli obiettivi e dei doveri di legge. Mai conosciuta una epoca in cui il comando abbia vissuto un periodo cosi mesto e modesto, dove alla limitatezza dei fondi disponibili per offrire incentivi al personale che valorosamente rende il proprio servizio alla Città, ci sarebbe la necessità di garantire un processo di efficientamento dei servizi al cittadino attraverso l’unica azione possibile: ossia quella di garantire che il Comando di P.M. sia governato e retto da un comandante che, oltre ad essere titolare dei requisiti di legge per rivestire quel ruolo o carica, sia soprattutto un autorevole figura ampiamente rispettata dagli agenti del corpo stesso e goda della loro stima”, è quanto afferma Pasquale Imbalzano.

Nel tracciare queste caratteriste -prosegue-  di un identikit che si attaglia perfettamente alla mirabile azione condotta dal dimissionario comandante dott. Domenico Crupi verso cui esprimiamo senso di gratitudine per i due proficui mesi di lavoro svolto al servizio della Città, nel contesto dei quali è riuscito- ma non avevamo dubbi- a rimettere ordine in un corpo ampiamente deluso e oltraggiato da 4 anni di sciatti errori amministrativi dell’amministrazione Falcomatà, ci ritroviamo di nuovo al punto di partenza, dove eravamo alla fine del 2018: ossia, il Comando della Polizia Municipale della Città di Reggio Calabria è di nuovo acefalo, senza testa che lo possa governare, perché a questa autorevole figura non è stato riconosciuto ciò che legittimamente le spettava. Ma la questione, benché sembrerebbe essere afferente ad un profilo di natura economica, non attiene ad aspetti di mancati emolumenti non sborsati a favore di quest’ultimo, ma più semplicemente attiene alla dichiarata volontà di questa amministrazione di lasciare il comando del corpo nel caos completo. Ossia, se ci sono voluti 4 anni affinché, all’anarchia del post Rocco Romeo, il Sindaco tornasse sui suoi passi per ammettere ciò che questa Opposizione in Consiglio aveva suggerito, quindi la nomina del Comandante Crupi quale dirigente del Corpo, perché adesso l’amministrazione Falcomatà che ha la soluzione in casa ritiene di non dare seguito alla Convenzione con la Città metropolitana , dunque con se stessa, peraltro non riconoscendo a quest’ultimo soprattutto le tutele economiche necessarie per l’assolvimento di compiti complessi in una città che gli ultimi fatti di cronaca ci consegnano non troppo lontana con la Palermo degli anni ’80? Sembra una aberrazione la scelta di rinunciare alla professionalità del medesimo, perché sembra una aberrazione far ripiombare nel caos l’intero Comando. Terribilmente sbagliato — indiscrezioni confermano- è ricorrere alla nuova mobilità volontaria verso l’esterno per la ricerca della figura da sostituire con il Comandante del Corpo dei Vigili Urbani di Lamezia Terme, con un sistema simile a quello che è stato in essere fino al 11 aprile u.s., ovvero una soluzione part-time, al 50% e a titolo gratuito, che imporrebbe al nuovo Comandante di fare la spola su e giù per la Calabria per cercare di svolgere il doppio ruolo.

Come terribilmente sbagliato è non tenere nel dovuto conto la lettera di commiato che un nutrito numero di Vigili Urbani hanno inviato all’attenzione del Sindaco, dell’assessore Zimbalatti e di tutti i Consiglieri Comunali lo scorso venerdì 12 aprile nella pec di ciascuno. Lettera il cui contenuto non è solo il commiato e il sentito ringraziamento di circa un centinaio di agenti e funzionari alla riconosciuta capacità del dott. Crupi di aver saputo rimettere ordine in un comparto deluso, frustrato e mortificato nelle rispettive funzioni, ma soprattutto una lettera di monito inviata al vertice dell’Amministrazione con la quale si è voluto chiarire , ancora una volta, la profonda distanza che esiste tra i dipendenti e l’Amministrazione politica che un riferimento esplicito — in un preciso passaggio- al disordine che per lungo tempo il Sindaco e gli assessori al ramo hanno causato. In ultimo, ma non da ultimo, terribilmente sbagliato è rinunciare a tale autorevole figura, senza tentare di trovare le corrette soluzioni che contemplino l’esigenze del servizio unitamente a quelle dello stimato Dirigente e senza ricorrere in particolare alle soluzioni che la legge consente, ossia l’art.145 del tuel che consente ai Comuni che escono dallo scioglimento di ricorrere a figure provenienti dai ruoli dei Ministeri per esigenze di buon andamento con intero pagamento delle indennità a carico dei Ministeri di provenienza. Il tutto è drammaticamente errato e aberrante, se si pensa che in questi giorni, mentre Reggio si priva nuovamente del suo Comandante di P.M. per intervenuta scadenza della Convenzione con la Metrocity, il Comune di Reggio Calabria stipulava nuova convenzione con il Ministero degli Interni per il distacco presso gli uffici istituzionali di Palazzo San Giorgio di un nuovo funzionario prescelto attraverso il ricorso all’art. 145 del TUEL senza che vi sia reale necessità della stessa professionalità, atteso che quanto a figure di supporto al Sindaco e alla Giunta esistono a Palazzo San Giorgio il Capo di Gabinetto a 30 mila euro /anno ca., un Portavoce a 20 mila euro/anno ca., un direttore generale a 100 mila euro/anno, senza escludere un cospicuo numero di addetti allo staff Sindaco . Quindi al Comune si preferisce rinunciare al Comandante del Corpo , senza fare ricorso allo strumento del 145 Tuel, e invece si preferisce pensare a rimpinguare le già nutrite file di addetti e supporters del Sindaco senza che degli ultimi arrivati ci sia bisogno, attesa la fine della disgraziata consiliatura dietro l’angolo (ottobre 2019) e senza che gli stessi possano mai incidere sulla necessità di un efficientamento dei servizi. Questa è l’amministrazione Falcomatà, l’amministrazione delle disordine e del caos rispetto all’ordine e alla disciplina, delle spese pazze e inutili e delle cartelle pazze contro i cittadini che dis-amministra. La Città reale, che ha un sentimento avverso e ostile verso i nostro Eroi (sic!), desidera da questi un atto di amore : le dimissioni volontarie”, conclude.

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