Il Consiglio dei Ministri torna a Reggio Calabria 9 anni dopo: città blindata, centro off-limits [FOTO e DETTAGLI]

StrettoWeb

Reggio Calabria, domani in Prefettura si terrà il Consiglio dei Ministri esattamente 9 anni e 3 mesi dopo il precedente del 2010 quando il governo Berlusconi varò le nuove misure Antimafia proprio in riva allo Stretto

Reggio Calabria è una città in pre-allarme per il Consiglio dei Ministri in programma domani, Giovedì 18 Aprile, alle ore 13:00 presso la Prefettura a piazza Italia: da stamattina elicotteri delle forze dell’ordine sorvolano la città e i militari pattugliano il territorio con particolare scrupolo. Le autorità hanno disposto le massime misure di sicurezza con la disposizione di una “zona rossa” nel centro storico, intorno piazza Italia, dove la città sarà letteralmente blindata con tanto di cecchini armati di binocoli e carabine sui tetti dei palazzi e tombini saldati a piombo per scongiurare il rischio di attentati. Anche i negozi della “zona rossa” rimarranno chiusi, così come le strade del centro storico. Si ripeterà quanto già accaduto 9 anni e 3 mesi fa, quando il 28 Gennaio 2010 si tenne il primo storico Consiglio dei Ministri a Reggio Calabria voluto fortemente dal governo Berlusconi per varare il piano antimafia (vedi foto in basso a corredo dell’articolo). Quel giorno a Reggio venne istituita l’Agenzia dei Beni Confiscati: una data storica, con cui il Governo italiano ha fornito alla Giustizia uno strumento rivelatosi poi vincente e fondamentale per il contrasto alla criminalità organizzata.

A Gennaio 2010 Berlusconi era il leader forte del centro/destra e infatti proprio a Reggio Calabria, in Prefettura davanti a centinaia di giornalisti provenienti da tutto il mondo, rivendicava i risultati del contrasto all’immigrazione clandestina per tutelare la sicurezza dei cittadini e contrastare la criminalità. Oggi il leader di Forza Italia non ha soltanto 9 anni in più ma è ben più ridimensionato dal punto di vista elettorale e soprattutto molto più moderato nei toni e nei contenuti rispetto al nuovo leader della Lega, Matteo Salvini. Che probabilmente a Reggio evidenzierà i suoi, di risultati nella lotta all’immigrazione.

Dall’altro lato, al Governo, oggi ci sono i grillini del Movimento 5 Stelle. Quelli a cui ancora dopo un anno a Palazzo Chigi mancano le basi delle Istituzioni, se è vero com’è vero che pensavano davvero di poter fare il Consiglio dei Ministri a Gioia Tauro, non si sa in quale struttura, a 60km dall’Aeroporto più vicino. L’aveva annunciato il Ministro Toninelli, poi smentito dal suo stesso Governo. Ma poteva andare anche peggio: qualche anno fa i grillini l’avrebbero fatto al laghetto di Rumia il Consiglio dei Ministri, buffet a cura di Donna Yolanda con pani cunzatu pi tutti!

Intanto per organizzare la trasferta reggina del Governo si stanno mobilitando migliaia di uomini e mezzi dello Stato per la necessità di garantire tutte le misure di sicurezza. Il Governo arriverà all’Aeroporto dello Stretto e si sposterà in Prefettura dove ad attenderlo si stanno già organizzando numerosi manifestanti. Nove anni fa ci furono i Centri Sociali e i “No Ponte” ad aspettare Berlusconi e il suo esecutivo, stavolta saranno lavoratori e sindacati di varie società e associazioni che versano in difficoltà.

Il Consiglio dei Ministri, tra i tanti impegni di rilevanza nazionale e internazionale, varerà a Reggio il “Decreto Calabria” per contrastare le attuali emergenza della Regione, a partire dalla sanità. E’ grande l’attesa per conoscere i dettagli del provvedimento, mentre gli elicotteri già oggi ronzano su una città che domani diventerà la seconda “Capitale” politica d’Italia dopo Roma. Non esiste infatti un’altra città d’Italia in cui si sono tenuti 2 Consigli dei Ministri nella storia della nostra Repubblica. E chissà che domani, nel Giovedì Santo del Governo giallo-verde, i Ministri non facciano anche la lavanda dei piedi nelle acque dello Stretto…

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