Relazione sulla Città Metropolitana di Messina, De Luca: “Siamo secondi in abito nazionale per capacità di spesa e primi in termini di performance”

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Messina. Si è tenuta oggi, la conferenza stampa di presentazione della relazione sul secondo anno di mandato del sindaco De Luca a capo della città metropolitana: “Abbiamo trasformato una zavorra amministrativa in una Ferrari”

Si è tenuta questa mattina a Palazzo dei Leoni la conferenza stampa di Cateno De Luca, questa volta nelle vesti di sindaco metropolitano, il quale ha presentato la relazione sul secondo anno di mandato a capo dell’ex provincia.

Nel quadro descritto dal sindaco metropolitano particolare rilevanza ha assunto la manifestazione, organizzata dallo stesso De Luca, che lo scorso maggio ha coinvolto sindaci metropolitani e dei comuni, uniti nell’intento di far approvare una modifica alla normativa che impediva di fatto agli enti di far fronte agli obblighi istituzionali ed all’erogazione dei servizi, a causa della sofferenza economica determinata del prelievo forzoso dello Stato.

Vinta quella battaglia politica e sbloccati i fondi, secondo quanto riportato dal sindaco, è stato dunque possibile procedere ad avviare concretamente l’attività dell’Ente. “Abbiamo trasformato una zavorra amministrativa in una Ferrari”, ha commentato De Luca.

Due le macro aree di intervento sui cui si sono concentrati i funzionari dell’ente e dalla cui riorganizzazione sono poi dipesi i progetti specifici: masterplan e piano di riequilibrio.
In merito al masterplan è stata svolta un’attività di revisione attraverso la quale sono stati eliminati i progetti definiti da De Luca irrealizzabili. L’approccio utilizzato è stato quello di ridestinare sull’area della città di Messina risorse che secondo il sindaco le erano state distolte ingiustamente: “In altre città il Masterplan è gestito esclusivamente da città di riferimento. A Messina per una serie di storie su cui è inutile tornare – commenta De Luca riferendosi alla gestione dell’ente da parte dell’Amministrazione Accorinti, ndr – la città di è stata spogliata di 2 terzi del valore del Piano ed il resto è stato suddiviso sul territorio”.

Secondo il sindaco metropolitano sarebbe stato più giusto adottare un approccio più simile a quello attuato dalla città di Napoli che ha destinato la stragrande maggioranza delle somme del Masterplan a 3 macro progetti, contro i 33 della città di Messina: “Così si sarebbe potuta risolvere l’emergenza idrica o la crisi delle baracche – commenta De Luca – come ha fatto Napoli che sta facendo la metropolitana. Questo perché ha potuto puntare su soli 3 assi strategici che consentono di lasciare profondamente il segno. Noi nella nostra revisione abbiamo tentato di restituire alla città una parte di ciò di cui è stata spogliata”.

Lo abbiamo fatto con i sindaci – ha proseguito De Luca – per avere un approccio obiettivo. C’è stato un solo ricorso ed è stato perso. Abbiamo revisionato un terzo dei progetti e non è stato cassato un solo intervento previsto da noi. È lì che abbiamo individuato le risorse da destinare alle verifiche sismiche e i soldi per finanziare i progetti di Amam, come quello di Montesanto. Questo per dire che la nostra revisione è stata sviluppata in prospettiva delle esigenze concrete della città, tanto che abbiamo ricevuto 3 milioni di bonus, passando da una dotazione di 332 milioni ad una di 335. Abbiamo avuto modo quindi di impiegare il bonus per investire in asili nido, considerato che Messina è molto indietro sugli standard europei. Le nostre performance sono tutte certificate dagli enti con cui ci confrontiamo e che hanno la delega a vigilare su quello che facciamo”.

Molta attenzione anche sul tema della viabilità e della sicurezza, campo nel quale, grazie a quest’attività di riorganizzazione dell’ente sono stati reperiti 140 milioni di euro che hanno consentito di intervenire, tra le altre cose, sulla Panoramica dello Stretto il cui primo lotto è stato già completato (con il conseguente innalzamento del limite di velocità, inverosimilmente basso da decenni a causa delle condizioni del manto stradale) il secondo finanziato, come anche la progettazione del terzo.

De Luca cita anche i risultati raggiunti in merito al tema dell’edilizia scolastica con 8 milioni destinati alle verifiche sismiche dei plessi scolastici ed altri 20 milioni tra interventi già avviati e somme a disposizione e grazie alla cui disponibilità è stato possibile avviare altri progetti.

Sul tema dei bilanci dell’ente il sindaco ha voluto sottolineare un ulteriore cambio di approccio rispetto alle gestioni precedenti, consistente nell’abbandono della pratica che vedeva nelle entrate ipotizzate sulla scorta delle previsioni relative ai progetti di “rivalorizzazione” di risorse già esistenti, generalmente poi disattese, uno strumento per far “quadrare i conti”, ma in maniera fittizia e dunque disfunzionale rispetto alla capacità operativa dell’ente. “Oggi la città metropolitana di Messina è seconda in abito nazionale per quanto riguarda capacità di spesa – ha dichiarato De Luca – e la prima in termini di performance. Ci supera solo Napoli”.

Oggi la Città Metropolitana di Messina – ha concluso il sindaco De Luca – è in una condizione che pone l’ente come punto di riferimento come conferma il fatto che diversi colleghi ci abbiano telefonato per saper come siamo riusciti raggiungere certi risultati”.

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