A Reggio Calabria la presentazione delle Giornate FAI di Primavera [FOTO e INTERVISTA]

  • Foto StrettoWeb / Salvatore Dato
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Giornate di Primavera del Fondo Ambiente Italiano 2019: il Fai di Reggio Calabria ha scelto Seminara, una città che non finisce mai di sorprendere e affascinare

La Delegazione Fai di Reggio Calabria è pronta, anche quest’anno, ad aprire due Beni da riscoprire e da vivere, in occasione delle Giornate di Primavera del Fondo Ambiente Italiano 2019. Ancora una volta abbiamo voluto scegliere dei Luoghi significativi, che potessero mostrarsi ai visitatori con un percorso originale, capace di far riscoprire un pezzo importante della storia e della Bellezza del nostro territorio. Il Fai di Reggio Calabria ha scelto Seminara, una città che non finisce mai di sorprendere e affascinare. Sabato 23 e domenica 24 marzo, con orario ininterrotto dalle 10 alle 18, il Fai, ed in particolare la delegazione di Reggio Calabria guidata da Rocco V. Gangemi,  ha selezionato come “Beni Aperti” della Giornate di Primavera la Chiesa di San Marco Evangelista e la Basilica Santuario della Madonna dei Poveri.

 La Chiesa di San Marco Evangelista è stata edificata dopo il terremoto del 1783, forse sul sito dell’antica chiesa dei Minori Osservanti. Oltre all’altare maggiore, che assembla elementi marmorei di varia provenienza tra cui spiccano le due allegorie della Fede e della Speranza, e agli altari laterali   attribuibili per la maggior parte a marmorari e scalpellini siciliani databili in un vasto arco temporale compreso tra il XVI e il XVIII secolo, spicca una delle più pregevoli opere di Antonello Gagini: “la Madonna degli Angeli”. Databile agli inizi del Cinquecento, rappresenta una Madonna dallo sguardo assorto con il bambino molto espressivo e vitale; sul piedistallo è raffigurata la Dormitio Virginis; il dossale, sempre marmoreo, raffigurante l’Epifania attribuito a Giovanni Battista Mazzolo della prima metà del Cinquecento, nelle cui lunette vi sono l’Angelo e l’Annunziata ai lati, la Pietà con la Madonna San Giovanni e Nicodemo nella zona centrale;  ed infine il frammento superstite della pala marmorea che raffigura, sulla vetta del monte Tabor, gli apostoli Pietro, Giovanni e Giacomo e che è stata attribuita a Martino Montanini.

La  Basilica, gravemente danneggiata da un susseguirsi di terremoti e ricostruita nel 1922, è caratterizzata da un interno neo-romanico, e conserva testimonianze artistiche provenienti dalle chiese ormai distrutte del centro storico. Sull’altare maggiore, oltre a due statue in marmo raffiguranti San Pietro e Paolo, attribuite al Gagini, molto degradate per essere state a lungo esposte all’aperto, vi è l’edicola che ospita la statua lignea della Madonna dei Poveri del  XII secolo, collocata sopra un ricco trono argenteo completo di baldacchino, di manifattura napoletana della fine del Settecento ed eseguito su commissione del canonico Onofrio Sanchez. La statua in legno della Vergine nera si inserisce nella diffusione dell’omonimo culto mariano di origine siciliana. Notevoli opere databili al Cinquecento sono anche il fonte battesimale (che rappresenta uno degli esemplari più eleganti e monumentali di questa tipologia), la statua in marmo della Maddalena, eseguita dallo scultore siciliano Rinaldo Bonanno – che riprende come modello l’analogo soggetto eseguito dal Gagini – e la Madonna con Bambino detta degli Uccellari, attribuita alla bottega di Martino Montanini con l’assistenza dell’allievo Giuseppe Bottone.

Perché Seminara? Per il 2019, la novità della più grande festa di piazza dedicata ai beni culturali del nostro Paese sarà FAI ponte tra culture, il progetto del FAI che si propone di amplificare e raccontare le diverse influenze culturali straniere disseminate nei beni aperti in tutta Italia. Molti di questi luoghi testimoniano la ricchezza derivata dall’incontro e dalla fusione tra la nostra tradizione e quella di altre culture e Seminara con la sua storia è tra i luoghi che meglio testimoniano  quanto fermento culturale abbia animato il nostro territorio”. Spiega così la scelta del Beni Aperti 2019 il capodelegazione del Fai di Reggio Calabria, Rocco V.  Gangemi. Basti pensare – continua Gangemi –  che molte fonti riconducono la nascita dell’odierna cittadina di Seminara alla fine del X secolo, dopo la distruzione della vicina Taureana e della sua Diocesi da parte dei Saraceni. Parliamo dunque di una storia lontana che, miracolosamente, si è conservata in preziosissime testimonianze, di recente restaurate e riconsegnate a tutti noi. Una storia che incrocia culture, saperi e sensibilità: un territorio già popolato da monaci basiliani – dove le istanze greche perdurarono ben oltre lo stanziarsi dei Normanni – una città che svolse un ruolo di presidio della cultura greca, con intellettuali della caratura del monaco basiliano Barlaam, teologo, filosofo, matematico ed astronomo egli fu tra i più importanti intellettuali del 1300 e di Leonzio Pilato, traduttore dell’Iliade e maestro del  Petrarca e di Boccaccio, furono proprio loro all’epoca chiamati a costruire un dialogo e quindi un ponte fra la cultura orientale e quella occidentale. “L’apertura della Chiesa di San Marco Evangelista e della Basilica – fa notare il Capo delegazione del Fai di Reggio – saranno punti di partenza per una più intensa scoperta della storia di Seminara: sito strategico fra la piana di Palmi e lo Stretto, ebbe infatti  un ruolo importante nelle guerre dell’età normanna e angioino-aragonese e fu infeudata ai Ruffo e poi agli Spinelli che la tennero con titolo ducale fino al 1806.  Il suo patrimonio storico artistico e architettonico è a dir poco notevole: costituito da chiese, edifici signorili e reperti mobili, Seminara è il più grande contenitore di statuaria rinascimentale della Calabria con statue del Gagini e della sua scuola e dei maggiori scultori dell’epoca operanti fra la Sicilia e la Calabria, statue, scannelli, ciborî, paliotti marmorei, bassorilievi del sec. XVI d’interesse storico, argenterie religiose, per la maggior parte esposti oltre che nelle chiese, anche nel locale Museo della Basilica. Sarà questa visita l’introduzione alla scoperta di Seminara, della sua storia, dei suoi beni culturali, delle sue tradizioni con gli affascinanti laboratori artigianali dove si producono le meravigliose e tipiche ceramiche. Siamo pertanto particolarmente felici di presentare queste Giornate di Primavera 2019  perché crediamo che solo la conoscenza porti l’amore per questa storia e per questi luoghi. E che dall’amore possa nascere la cura e la passione per tutelare, comunicare, valorizzare questo patrimonio per l’oggi e per il futuro”. “Per tale ragione, guardando al domani – conclude Gangemi – anche quest’anno siamo orgogliosi dei nostri “messaggeri”,  i giovani Apprendisti Ciceroni, studenti delle scuole della provincia reggina che il Fai sceglie come speciali ambasciatori del nostro patrimonio: saranno loro infatti a guidare i numerosi visitatori alla scoperta dei  Beni aperti per queste imminenti Giornate Fai 2019”.

E gli speciali “messaggeri”  che, insieme ai volontari del Fondo Ambiente italiano, saranno le guide deputate a condurre in questo viaggio speciale i visitatori e i soci saranno gli studenti degli Istituti di Istruzione Superiore “Nicola Pizi” di Palmi e del Liceo Ginnasio “San Paolo” di Oppido Mamertina.Le Giornate FAI di Primavera a Seminara si concluderanno  domenica 24 marzo alle 18,30 presso la Chiesa di San Marco Evangelista con il concerto dell’Orchestra da Camera del Conservatorio “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia. Si segnalano inoltre, nell’area della Città Metropolitana, le Giornate FAI di Primavera curate dalla Delegazione della Locride e della Piana nel Comune di San Giorgio Morgeto con visite al Convento Domenicano, alle chiese ed al Castello Normanno. Anche quest’anno i volontari ed il Gruppo Giovani del Fondo Ambiente Italiano di Reggio Calabria hanno offerto il proprio contributo per il più importante evento di piazza dedicato ai beni culturali in Italia. La 27ª edizione delle Giornate FAI di Primavera ha ricevuto la Targa del Presidente della Repubblica quale premio di rappresentanza e si svolge in collaborazione con la Commissione Europea e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, con il Patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane, di Rai Responsabilità Sociale e con la Media Partnership di TG1, RAINEWS24, RAI TGR e RADIO1, per la nostra edizione in particolare con il patrocinio di Regione Calabria, Città Metropolitana di Reggio Calabria e Città di Seminara. Per il quinto anno consecutivo le Giornate di Primavera chiudono la settimana dal 18 al 24 marzo dedicata dalla Rai ai beni culturali in collaborazione con il FAI.

Reggio Calabria, presentate le Giornate FAI di Primavera, intervista a Rocco Gangemi [VIDEO]

 

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