Sale sul 1° Frecciarossa Torino-Reggio Calabria per tornare a Messina: “sono emozionata, ho passato mesi bruttissimi”

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Fase 2: le parole dei passeggeri che da oggi hanno potuto spostarsi da una Regione all’altra

Era ora! E’ un momento emozionante: torniamo al nostro paese“. A dirlo e’ un passeggero diretto a Messina, dalla stazione ferroviaria di Torino Porta nuova. Qui al binario 16 e’ in partenza il Frecciarossa per Reggio Calabria e nel primo giorno della ripresa degli spostamenti interregionali, la trepidazione dei viaggiatori e’ evidente. “Lontano dalla famiglia sono stati mesi bruttissimi e adesso sono contenta di poter partire”, dice una passeggera. Il Frecciarossa 500 Torino-Reggio e’ un nuovo collegamento e non manca chi osserva che “ci voleva un’emergenza sanitaria per vederne uno”. “Sto andando ad accompagnare mia sorella che e’ stata bloccata qui anche dal coronavirus – racconta un’altra donna – Era venuta in Piemonte dalla Calabria, perche’ laggiu’ non riuscivano a diagnosticarle la sua malattia: la sanita’ non funziona come dovrebbe. A Torino, grazie ai medici dell’ospedale Mauriziano, e’ andato tutto bene, ma non e’ concepibile che la gente del sud per farsi curare in un certo modo, debba andare al nord. Cosi come non e’ concepibile che per un Frecciarossa a Lamezia Terme, ci sia voluta un’emergenza sanitaria“.

Fase 2, Frecciarossa Torino-Reggio. I passeggeri: “ci voleva il virus…”

Non e’ concepibile che il Frecciarossa solo adesso possa arrivare a Lamezia Terme, lo aspettavamo da una vita, ci voleva il virus per sbloccare la situazione“. Cosi’ una passeggera del treno che stamattina, alle 8 in punto, e’ partito dalla stazione di Torino Porta Nuova diretto in Calabria. Il primo dopo la riapertura delle regioni. “Mi trovo qui a Torino perche’ ho accompagnato mia sorella in ospedale – aggiunge – in Calabria la sanita’ non funziona come dovrebbe, i medici non sono certo tutti eroi. Adesso per fortuna mia sorella sta bene, lo staff del Mauriziano ha fatto un ottimo lavoro e per questo li ringrazio“. Prima di accedere alle carrozze, i passeggeri devono passare due controlli: prima la misurazione della temperatura, quindi il controllo dei biglietti. I posti sul treno sono esauriti, anche se la capienza e’ stata ridotta del 50 per cento per assicurare le distanze di sicurezza. “Era ora – dice un passeggero siciliano diretto a Messina – questo e’ un momento particolare, quasi emozionante. Per arrivare a casa impieghero’ dieci ore, ma l’importante ora e’ tornare“. Poco distante una ragazza di Reggio Calabria trascina il trolley avvicinandosi ai controlli. “Sono felice, dovevo tornare a Pasqua, ma poi tutto e’ stato annullato. Penso sia stato giusto aspettare prima di riaprire i collegamenti con le altre regioni, purtroppo la situazione e’ stata gestita male all’inizio. Ora voglio solo rivedere i miei genitori“. Per una coetanea diretta a Palermo il viaggio sara’ un po’ piu’ lungo. “Ho prenotato una settimana fa, dopo due voli annullati ho deciso per il treno. Finalmente rivedo la mia famiglia e pazienza che impieghero’ piu’ tempo“. Facce sorridenti anche sul treno ad alta velocita’ delle 8.40 diretto a Napoli. Alla partenza sono 90 i passeggeri a bordo.

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