Reggio Calabria, Crea: “allagamento Corso Italia di Lazzaro, difficoltà nella circolazione veicolare e pedonale” [FOTO]

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Reggio Calabria: la nota di nota Vincenzo Crea Referente unico dell’ANCADIC e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto” sul problema di Corso Italia di Lazzaro allagato durante le piogge

“Durante le ordinarie piogge, il “Corso Italia” di Lazzaro sul quale si affacciano la chiesa, la farmacia, abitazioni e attività commerciali, diventa, da “illo tempore”, intransitabile presumibilmente a causa di ridotte dimensioni della condotta interrata o da una sua non corretta pendenza, soprattutto nel tratto lato monte della ex caserma della Guardia di Finanza, verso Reggio“. Lo afferma in una nota Vincenzo CREA Referente unico dell’ANCADIC e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto.”.

“Si è giunti a tale considerazione sul presupposto che nel mese di gennaio 2016 a seguito di segnalazione della scrivente associazione è stata effettuata la pulizia di alcuni pozzetti di raccolta delle acque piovane, ma la criticità a breve con le ulteriori piogge si è ripresentata e si è manifestata anche successivamente sebbene i pozzetti si presentavano liberi da rifiuti o altro materiale. Tale situazione comporta un serio pregiudizio per la circolazione veicolare e pedonale, il mancato deflusso delle acque crea agli abitanti, commercianti e avventori grosse difficoltà di accedere o uscire dagli edifici, spesso le auto schizzano l’acqua sui passanti, sulle facciate delle abitazioni e talvolta dentro le stesse e dentro le attività commerciali”.
“Si segnalano i punti di maggiore criticità ricadenti su detta via comunale sui cui intervenire con immediatezza: entrata al centro abitato di Lazzaro altezza rotatoria, farmacia Vigilanti, nel tratto in prosecuzione della chiesa verso Reggio ove insistono: una pizzeria, un negozio di fiori e addobbi floreali, uno studio medico, una polleria e a pochi metri la scuola d’infanzia privata, e davanti all’Ufficio Postale ove giungono dalla via Paolia le acque piovane insieme ai detriti e giacciono per diversi giorni. Alcuni commercianti nel corso degli anni hanno ripetutamente sollevato il problema ad alcuni amministratori comunali, evidenziando loro anche danni economici che ne derivano da tale situazione, ma le loro doglianze ad oggi non sono state tenute in considerazione”.

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