I pentiti parlano e scatta il blitz a Palermo: in manette anche il nipote del boss Greco

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Blitz a Palermo: la Dda ha emesso un decreto di fermo nei confronti di sette persone

Blitz antimafia oggi a Palermo: la Dda ha emesso un decreto di fermo nei confronti di sette indagati. Colpito dalla misura anche Leandro Greco, detto ‘Michele’, nipote del boss omonimo Michele Greco, detto il ‘Papa’. L’esecuzione delle misure è curata dal Roni dei Carabinieri e dalla Squadra mobile di Palermo. Le indagini fanno seguito al provvedimento emesso il 4 dicembre 2018, quando fu scoperta la nuova Commissione provinciale di Cosa nostra. Secondo gli inquirenti, a quella riunione, parteciparono “altre due figure di vertice dell’organizzazione mafiosa“, Leandro Greco e Calogero Lo Piccolo, figlio di Salvatore Lo Piccolo, “capomandamento mafioso di San Lorenzo“, spiegano i pm. Il fermo riguarda anche la posizione di Giovanni Sirchia, “affiliato di spicco della famiglia mafiosa di Passo di Ridano, che ha partecipato all’organizzazione della riunione della commissione provinciale“, “occupandosi in particolare della consegna dei messaggi di convocazione della riunione, nonché di accompagnare alcuni affiliati presso il luogo prescelto per la riunione“. A rivelare i nomi sarebbero stati Francesco Colletti e Filippo Bisconti, secondo i pm “componenti della ricostituita Cupola mafiosa“, che dopo gli arresti di dicembre hanno iniziato a collaborare. I neo collaboratori di giustizia “hanno confermato la rispettiva posizione di capi mandamento di Villabate e di Belmonte Mezzagno“: entrambi i pentiti hanno confermato la “riorganizzazione della Commissione provinciale di Cosa nostra specificando le dinamiche interne alla stessa e hanno fornito anche importanti elementi a sostegno delle accuse nei confronti di Michele Greco e di Calogero Lo Piccolo“, “nonché di Giovanni Sirchia“. Giovanni Sirchia è ritenuto dagli inquirenti “affiliato di spicco della famiglia mafiosa di Passo di Rigano“. Fermati anche Giuseppe Serio, Erasmo Lo Bello, Pietro Lo Sicco e Carmelo Cacocciola.

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