Coronavirus, 1 caso positivo dopo apericena in centro a Reggio Calabria: tutti negativi gli altri contatti del gruppo, nessun motivo di allarme [DETTAGLI]

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Reggio Calabria, dilaga sui social network e con gli audio di whatsapp una nuova bufala su un fantomatico focolaio di coronavirus in città. Ma è tutto falso: ecco cos’è successo davvero

Fare di una mosca un elefante. È quello che sta succedendo in questi giorni a Reggio Calabria dove dilagano bufale e fake news con i soliti audio mpanicati su whatsapp rispetto a un fantomatico “focolaio” di Coronavirus dopo una festa di compleanno a cui avrebbe partecipato “mezza Reggio” in un noto locale della periferia Nord della città. Ma è tutto falso.

Cos’è successo davvero

Nei giorni scorsi la macchina del contact tracking per prevenire il contagio si è attivata dopo che una ragazza residente a Milano, risultata positiva al tampone in Lombardia, ha correttamente informato le autorità calabresi e reggine che pochi giorni prima era stata a Reggio e aveva partecipato ad un’apericena in un bar del centro cittadino. Tutte le persone con cui la ragazza aveva avuto contatti a Reggio sono state immediatamente contattate e sottoposte a tampone: un solo ragazzo è risultato positivo, tutti gli altri sono negativi. Nessun focolaio, quindi. Il dato rientra tra quelli comunicati la scorsa settimana dall’ASP e quindi non è un nuovo caso rispetto a quelli già noti da giorni. Sia il ragazzo di Reggio che la ragazza a Milano stanno bene, non hanno sintomi e non necessitano di cure. Si trovano in isolamento domiciliare affinché evitino di contagiare altre persone. Tutto sotto controllo, quindi: nessun motivo di allarme, ma soltanto l’ennesima dimostrazione che la macchina organizzativa funziona e che la vita procede, seppur con le cautele del caso, senza necessità di nuove misure restrittive come quelle attuate in primavera.

Come già accaduto alla Tonnara di Palmi e in altre occasioni, l’egregio lavoro svolto dalle autorità consente di circoscrivere immediatamente i casi positivi che inevitabilmente si verificano, garantendo la quotidianità della popolazione in piena sicurezza. Resta alta, in tal senso, l’azione di tutte le istituzioni per individuare i casi positivi e ricostruire la loro catena di contatti, anche grazie alla collaborazione dei cittadini che con senso di responsabilità, come ha dimostrato questa ragazza, segnalano eventuali situazioni di potenziale rischio.

Inutile, invece, spendere ulteriori commenti sugli idioti che cavalcano il panico divertendosi a giocare sulla sensibilità della gente inventandosi bufale sui social, e sui tanti allocchi che ancora dopo tanti episodi analoghi negli ultimi mesi continuano a dare credito a questo tipo di “fonti” di pseudo-informazione.

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