Reggio Calabria, sul rendiconto Matalone salva Falcomatà: il Sindaco si scopre senza maggioranza alla vigilia delle elezioni Europee

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Reggio Calabria, Amministrazione Falcomatà senza numero legale nel voto decisivo in consiglio comunale: maggioranza salvata in extremis dal consigliere di opposizione Antonio Matalone

Il Consiglio Comunale di Reggio Calabria ha approvato stamattina con 16 voti favorevoli e 1 contrario il rendiconto di gestione per l’esercizio 2018, un voto fondamentale per mantenere in piedi l’ente dopo le numerose sollecitazioni prefettizie e scongiurare la sciagura del nuovo scioglimento. Ma di fatto a salvare il Comune è stato Antonio Matalone, consigliere comunale di opposizione (eletto nella lista ‘Reggio Futura’ nella coalizione di centro/destra, in realtà è già da tempo passato al gruppo misto). Infatti nonostante l’importanza di un appuntamento decisivo per le sorti della città e dell’ente, la maggioranza di Falcomatà ha quasi completamente disertato il consiglio comunale presentando banchi semi-vuoti. Assente anche il primo cittadino, che si trova a Oslo per non meglio precisati “impegni istituzionali“. Così l’Amministrazione guidata dal Pd s’è ritrovata nell’imbarazzo di non avere i numeri per approvare il documento di bilancio, che avrebbe significato l’immediata decadenza dell’attuale consiglio comunale e il ritorno anticipato alle elezioni rispetto alla naturale scadenza della legislatura.

I consiglieri di opposizione hanno quindi abbandonato l’aula con l’intento di mettere in crisi la maggioranza, che poteva contare su appena 16 voti a favore. Ma per raggiungere il numero legale servivano 17 votanti: Matalone ha deciso di rimanere in aula e, pur votando contro il provvedimento, ha consentito l’approvazione salvando – di fatto – il Sindaco e la sua Giunta dal prematuro scioglimento.

Pericolo scampato, quindi. Ma Falcomatà si scopre senza maggioranza alla vigilia delle elezioni europee. In vista delle elezioni Regionali e Comunali che andranno a delineare la nuova geografia politica di Reggio e della Calabria, è l’ennesimo campanello d’allarme per un’Amministrazione che non ha mai avuto pieno controllo della città e ormai non è in controllo neanche di se stessa.

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