No da Roma allo stato di emergenza, interviene Musumeci: “Messina non può aspettare, l’emergenza delle baracche è sotto gli occhi di tutti”

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Musumeci commenta il no della Protezione Civile alla dichiarazione dello stato di emergenza: “Era un atto dovuto per la città, Messina non può più aspettare”

 

Rispettiamo la decisione della Protezione civile nazionale, ma non la condividiamo. La situazione di gravissimo degrado igienico-sanitario-ambientale di una vasta area della città di Messina è sotto gli occhi di tutti e rappresenta una grande vergogna per la politica nazionale e regionale. Ecco perché, a prescindere, una soluzione deve essere trovata e subito“. È quanto ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana commentano il no da Roma alla dichiarazione dello Stato di emergenza per Messina. La giunta regionale aveva dato l’ok al sindaco De Luca e aveva avanzato formale richiesta lo scorso 19 settembre.

La situazione descritta – si legge nella nota con cui il capo del dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli risponde alla Regione – risulta essere la conseguenza di una condizione preesistente da anni e divenuta cronica anche a seguito della mancanza di interventi. Peraltro, le situazioni di degrado urbano dovute in gran parte anche a fenomeni incontrollati di abusivismo edilizio non prontamente risolti, sono comunemente diffuse in molte realtà delle periferie italiane e non possono essere oggetto di un intervento del Sistema nazionale di protezione civile”.
Nonostante il diniego, la Protezione civile ha comunque interessato del problema il ministero dell’Ambiente affinché valuti “eventuali possibilità di intervento, a supporto e integrazione della Regione e del sindaco di Messina, ai fini della tutela della pubblica e privata incolumità e della salute”.

“Messina – ha detto il presidente Musumeci – non può più aspettare: lo fa da cento anni. La delibera della richiesta di dichiarazione del gravissimo stato di emergenza era per noi un atto dovuto e sentito. Del resto l’emergenza a Messina c’è ed è sotto gli occhi di tutti. Invece di essere contingente è strutturale: da cento anni! Ma questo non significa che l’emergenza non ci sia. L’Agenzia per il risanamento, voluta dalla coalizione del mio governo, dovrà essere adesso lo strumento per cancellare questa pagina disonorevole. Siamo accanto al Comune messinese in questa impresa difficile e insidiosa”.

 

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