Messina, Maria Grazia Cucinotta: “Minore disabile allontanato? Genitori trattati come criminali. La verità presto emergerà”

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Maria Grazia Cucinotta, nonostante le smentite della Procura, torna a ribadire la sua posizione: “La Procura di Messina ha agito in buonafede, basandosi sulle denunce presentate dai vicini della coppia, ma la vicenda è più complessa e sono certa che la giustizia farà il suo corso”

In merito al caso del minore disabile allontanato da casa insieme alla famiglia, la Procura di Messina ha precisato che il divieto di avvicinamento è a carico dei genitori del ragazzino, gravemente indiziati del reato di stalking nei confronti dei vicini di casa. Sulla vicenda interviene nuovamente l’attrice Maria Grazia Cucinotta, ribadendo la propria posizione:

“Credo nella verità e sono certa che presto o tardi emergerà. Resta il fatto che i genitori del piccolo sono stati trattati come veri e propri criminali con tanto di applicazione del braccialetto elettronico. La Procura ha agito in buonafede, basandosi sulle denunce presentate dai vicini della coppia, ma la vicenda è più complessa e sono certa che la giustizia farà il suo corso“.  A denunciare il caso era stata proprio l’attrice messinese, spiegando che “alla base delle denunce delle presunte vittime di atti persecutori” ci sarebbero “i comportamenti del 13enne“. “Un bambino dolcissimo ed estremamente socievole – dice Cucinotta all’Adnkronos – Lo conosco da quando aveva quattro anni, è intelligente e da grande vuole fare il poliziotto. L’unica sua colpa è essere nato con una grave patologia. Non è pericoloso, ma a causa della sua malattia, però, soprattutto se si sente preso di mira può avere reazioni brusche”. Nessuna aggressione, però: “Ha suonato qualche volta al campanello dei vicini e una volta ha lanciato un mazzo di chiavi nel giardino della coppia. Quando è sceso a prenderli, è stato schiaffeggiato“. Per l’attrice, in diversi casi, il bambino sarebbe stato anche filmato per documentare comportamenti “anomali”: “Ho visto quei video e ho sentito anche quello che diceva chi riprendeva. Un comportamento ignobile, soprattutto se messo in atto da una donna – dice ancora l’attrice – E’ immorale filmare un minore, ancora di più se si tratta di un bambino fragile che è stato anche vittima di bullismo. La sua famiglia è stremata fisicamente e psicologicamente, per questo mi auguro che possa presto tornare a casa“.

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