Catania, uccise a coltellate la figlia per punire la moglie: condannato all’ergastolo

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Catania, la Cassazione dichiara inammissibile il ricorso: 51enne condannato all’ergastolo per aver ucciso la figlia

La Cassazione ha ritenuto inammissibile il ricorso di Roberto Russo, il 51enne che 5 anni fa uccise a Catania la figlia Laura accoltellandola mentre dormiva. All’origine del folle gesto la volontà di punire la moglie che non voleva riallacciare la relazione con lui. L’aggressione avvenne nella casa in cui viveva la sua famiglia, a San Giovanni la Punta, il 21 agosto del 2014. Oltre ad uccidere la figlia 12enne, Russo ferì gravemente anche l’altra figlioletta di appena di 14 anni. Russo fu bloccato da altri suoi due figli e poi tentò il suicidio ferendosi con un coltello all’addome. Con la decisione dei giudici di Cassazione la condanna all’ergastolo diventa definitiva. Nel 2018 la Corte d’assise di appello di Catania aveva confermato la sentenza di primo grado del 30 ottobre 2017.

La mamma della piccola Laura: “Nessuno mi ridarà mia figlia”

”Nessuno mi ridarà mia figlia, ma in questo momento ho la sensazione che giustizia è stata fatta”-ha dichiarato riferito la mamma della piccola Laura Russo all’inviata de La Vita in Diretta Estate, commentando la condanna definitiva per Roberto Russo.

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