Messina, Villaggio Unrra modello virtuoso della città: la squadra di “Briga” ripulisce da cima a fondo il rione [FOTO e INTERVISTA]

StrettoWeb

Il rione alla periferia sud di Messina protagonista di un “esperimento civico”, una grande missione per “Isari pubbirazzu”: l’intervista ad Alessandro Brigandì il “netturbino paladino”

Villaggio Unrra torna a splendere e diventa un modello virtuoso per l’intera città. A Villaggio Unrra, non c’è erbaccia che cresca e che non abbia le ore contate, perché a  ripulire i marciapiedi ci pensa la squadra di Alessandro Brigandì, detto “Briga”.

Da qualche mese gli abitanti e le vie del rione alla periferia sud di Messina sono protagonisti di un “esperimento civico“, una grande missione per “Isari pubbirazzu” e ripristinare il decoro urbano. Briga è diventato il beniamino degli abitanti della zona, il “paladino netturbino” di Villaggio Unrra.

Sottufficiale dell’Aeronautica militare di stanza a Sigonella, Alessandro è tornato lo scorso febbraio nella sua Messina, dopo ben 20 anni vissuti tra Milano e Udine. Infastidito e addolorato nel vedere che il rione in cui ha trascorso la sua infanzia fosse abbandonato al più desolante degrado, ha deciso di rimboccarsi  le maniche e dedicare il suo tempo libero, quando non allena la ragazze della Pallavolo Tremonti, alla scerbatura e alla pulizia di marciapiedi e strade. L’entusiasmo e il dinamismo di Briga hanno finito per smuovere le coscienze degli abitanti, alcuni dei quali hanno deciso di unirsi a lui in questa missione per ripulire da cima a fondo il rione.

I nemici giurati della squadra di Briga sono i volantini, le deiezioni canine, il fogliame e in primis la mancanza di senso civico dei messinesi: la vera piaga culturale che affligge la città. Oggi accanto ad Alessandro c’è un’intera squadra, composta da Nicola Curreri, Francesco Bernava, Tommaso Sambataro, Alessio Mangano, Enzo De Luca,  e anche il presidente del secondo quartiere Davide Siracusano: tutti  periodicamente si danno appuntamento per pulire ogni angolo del rione.

“Quando sono tornato a Messina- racconta Briga ai nostri microfoni-  mi sono trovato davanti al disastro più assoluto. Gli anni che ho trascorso al nord mi hanno dato consapevolezza del fatto che trovare un posto pulito ti induce a rispettare di più le regole di educazione civica. La mia attività non va contro le istituzioni, credo che l’Amministrazione De Luca stia lavorando bene, ma è un’azione di protesta contro la mentalità arrendevole dei cittadini, rassegnati al fatto che nulla possa cambiare, che sia normale che le nostre strade siano sporche. Il nostro è un lavoro straordinario che speriamo porti alla normalità, cioè che ogni cittadino collabori a mantenere pulite le strade”.

La squadra di Briga, che faceva parte dell’Associazione Pippo Spadaro, è diventata autonoma e si è fatta presto conoscere sui social con vari hashtag, tra cui #isamupubbirazzu, #ionofaria, in risposta a quanti sostengono che non competa ai cittadini cimentarsi in servizi per i quali paghiamo le tasse.

Tante le mission di Alessandro che ancora devono essere portate a termine:  tra tutte c’è quella di recuperare e rendere fruibile il campetto della scuola D’Acquisto, al momento senza corrente elettrica. A villaggio Unrra inoltre sono ormai in disuso anche diversi locali dell‘Iacp, che un tempo ospitavano vari esercizi commerciali. Al momento nel rione resta solo un bar, ma quelle botteghe potrebbero essere utilizzate per ospitare circoli ricreativi e, perchè no, anche come sede per l’associazione che Alessandro vuole far nascere.

Di seguito l’intervista ai microfoni di StrettoWeb da Alessandro Brigandì:

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