Messina, la proposta di Sanò: “Stop a fuochi d’artificio e petardi”

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L’ex consigliere Sanò propone al sindaco di Messina di emettere un’ordinanza che vieti l’accensione dei fuochi d’artificio sul territorio comunale

Stop ad ogni tipo di fuochi d’artificio a Messina, sia a quelli di libera vendita che a quelli declassificati. È questa la richiesta di Giuseppe Sanò. L’ex consigliere della VI Circoscrizione invia una nota al sindaco De Luca, all’assessore Musolino e al dirigente Dell’Acqua,  affinché  venga emanata un’ordinanza sindacale in materia, dal momento che “si è largamente diffusa l’abitudine, in occasione di ricorrenze personali ( compleanni, feste, etc. ) o gli accadimenti sportivi, di far uso smodato, durante la giornata e anche nelle ore notturne, di accensione di fuochi e giocattoli pirici, in luoghi pubblici e/o aperti al pubblico, tanto da creare notevole disturbo alle persone”.

“Ma in particolar modo– spiega Sanò– tale usanza procura una serie negativa di conseguenze dannose che minacciano l’incolumità pubblica e incidono sulla sicurezza urbana e provocano danni a persone, animali e dal patrimonio sia pubblico che privato“.

“Ulteriori ingenti danni economici– prosegue l’ex consigliere- possono determinarsi a carico del patrimonio pubblico o privato in relazione a rischio di incendio connesso all’accensione incontrollata di articoli pirotecnici ad effetto illuminante, specie se tali effetti sono associati a razzi (es. danni agli arredi pubblici, veicoli privati ecc.);

Per Sanò però: “occorre salvaguardare gli spettacoli pirotecnici autorizzati, realizzati da professionisti secondo i più stretti i dettami di sicurezza“.

L’ex consigliere propone al sindaco quindi di:

Adottare con provvedimento urgente da adottarsi senza indugio, per la tutela della pubblica incolumità intesa come tutela dell’integrità fisica della popolazione e della sicurezza urbana;

regolamentare la vendita al pubblico di prodotti pirotecnici, al fine di salvaguardare il supremo bene della salute è regolamentare lo sparo in un luogo privato;

vietare ogni tipo di sparo in luogo pubblico di qualunque tipo di prodotto pirotecnico, con particolare riguardo a quelli ad effetto scoppiante (c.d. botti e petardi) e ai razzi benché “di libera vendita” ovvero utilizzabili da privati non professionisti;

La vendita in forma ambulante, di ogni tipo fuoco ascrivibile alla categoria 2 e 3, di cui all’Art. 3 del Decreto Legislativo n. 58/2010, e dei cosiddetti “fuochi di libera vendita” o “dei classificati “;

Vitare al di fuori degli spettacoli autorizzati dei professionisti di cui all’Art. 4 del Decreto Legislativo n. 58 2010, di accensione e scoppio di ogni tipo di fuoco d’artificio, benché di libera vendita o giocattoli pirici, in luogo pubblico e anche luogo privato, su tutto il territorio comunale;

Il divieto di cedere a qualsiasi titolo o far utilizzare in qualsiasi condizione ai minori di anni 14 i fuochi di categoria 1 e superiore a quelli di anni 18 i fuochi di categoria 2 e 3 del decreto legislativo 58/2010;”

 

 

 

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