Messina città bestiale, i cinghiali sono di casa: la gente si è pure affezionata e gli dà da mangiare [FOTO e VIDEO]

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Cinghiali a Messina: le gabbie di San Licandro trasformate in discariche. A che servono?

La gente del quartiere si è affezionata a loro, al punto che ormai li considerano animali da accudire al pari dei gatti di strada: la presenza dei cinghiali a Messina è una notizia che non fa notizia, ma è bene ricordare che siamo di fronte ad un’ emergenza. A San Licandro ormai questi esemplari (ne abbiamo contati 18 in totale, 11 piccoli e 7 adulti) “sono di casa” e avvistarli è facilissimo. Si radunano, specie la sera, all’interno delle gabbie recentemente installate: recinti per la cattura che sono diventati discariche, all’interno c’è di tutto. Alcuni residenti, mossi da umana compassione, la sera vanno a trovarli e gli danno anche qualcosa da mangiare, per lo più scarti della cena, pane duro. Dare del cibo ai cinghiali è una pratica assolutamente sconsigliabile: favorisce l’abitudine di questi animali all’uomo ed espone a potenziali rischi le persone. Un cinghiale a contatto con l’uomo può reagire mordendo e spingendo, anche con violenza. Inoltre la presenza di cinghiali in strada, oltre a comportare rischi per gli animali domestici, aumenta anche il rischio di incidenti stradali.

Il cinghiale: un mammifero dall’altissima capacità riproduttiva

l cinghiale (Sus scrofa) è un mammifero dall’altissima capacità riproduttiva, è l’ungulato più prolifico ed il suo periodo riproduttivo è distribuito in vari mesi fino all’intero anno. Il picco delle nascite avviene in primavera e la maturità sessuale non dipende solo dall’eta, ma è condizionata anche dal raggiungimento di un peso-soglia di circa 30 kg. Di norma le femmine raggiungono la maturità sessuale a circa un anno di età. Un cinghiale può vivere anche 10 anni. È in grado di compiere spostamenti stagionali anche di alcuni chilometri, si sposta alla ricerca di cibo ed è attratto dai rifiuti o dal cibo distribuito ai gatti randagi. Il cinghiale è onnivoro, può modificare anche drasticamente l’alimentazione in base alla disponibilità e non disdegna le carcasse degli animali.

 Il cinghiale è pericoloso per l’uomo?

Il cinghiale è una specie non particolarmente pericolosa per l’uomo, tuttavia nel periodo riproduttivo e di allattamento della prole, le femmine posso manifestare atteggiamenti di difesa più o meno violenti nei confronti degli umani. Quanto alle malattie trasmissibili, numerosi studi hanno dimostrato la presenza nel sangue di diverse popolazioni di cinghiali di anticorpi per virus trasmissibili all’uomo. Tra i più importanti virus in grado di passare dal cinghiale all’uomo c’è sicuramente quello responsabile dell’epatite E (HEV), il virus dell’influenza suina e quello dell’encefalite Giapponese. In situazioni di “stretto” contatto, questi patogeni possono passare dai cinghiali infetti all’uomo dove determinano patologie ad esito talvolta fatale. I soggetti infetti possono trasmettere questi batteri agli animali domestici ed all’uomo non solo tramite il contatto diretto con i loro secreti ed escreti, ma anche attraverso il consumo di carne cruda o poco cotta.

Per quanto riguarda invece la tubercolosi, poiché il cinghiale, data la sua modalità di alimentazione (grufolamento), è certamente un buon “raccoglitore” dei micobatteri di questa malattia, va detto che questa specie può fungere anche da indicatore dell’eventuale presenza di questi patogeni in un territorio. In ogni caso, l’interpretazione di eventuali riscontri deve sempre essere oggetto di attenta analisi.

Cinghiali a Messina: incontro ravvicinato notturno a San Licandro [VIDEO]

 

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