Trasporti sullo Stretto bloccati, Governo taglia le corse degli aliscafi: che fine ha fatto la continuità territoriale?

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Trasporti sullo Stretto, il Governo taglia drasticamente le corse fra Messina e Reggio Calabria: i mezzi in campo si riducono infatti a una sola imbarcazione. Gravi non solo le ricadute sulla continuità territoriale, ma anche il contraccolpo occupazionale, con 72 lavoratori a rischio licenziamento

La scelta individuata dal Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli sulla vertenza dei collegamenti veloci fra Sicilia e Calabria rischia di non essere soddisfacente per l’Isola. Domani scade il contratto sul trasporto marittimo passeggeri su aliscafi fra il Ministero e la società Liberty Lines, e il Governo nazionale ha individuato una soluzione, mediante il supporto di Rfi, che taglia drasticamente le corse fra Messina e Reggio Calabria. I mezzi in campo si riducono infatti a una sola imbarcazione. Gravi non solo le ricadute sulla continuità territoriale, ma anche il contraccolpo occupazionale, con 72 lavoratori a rischio licenziamento.

“In un momento di crisi per la Sicilia – commenta l’assessore regione delle Infrastrutture Marco Falcone – non possiamo subire ulteriori penalizzazioni sulla continuità territoriale e, ancor più, sui posti di lavoro che sono messi in in pericolo dalla proroga del ministro Toninelli”. 

L’assessore Falcone, dopo aver nei giorni scorsi manifestato preoccupazione per l’inerzia del governo nazionale, lancia un nuovo appello: “Vanno difesi l’occupazione, il principio di continuità territoriale nello Stretto di Messina e la qualità del servizio ai cittadini. Chiediamo – conclude – che venga mantenuto il precedente numero di corse su aliscafi e, soprattutto, un accordo che mantenga i livelli occupazionali”.

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