Reggio Calabria, presunte irregolarità nelle graduatorie dei professionisti psicologi e psicoterapeuti: accertamenti della magistratura in corso [DETTAGLI]

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Reggio Calabria: la Procura della Repubblica ha tempestivamente avviato opportune verifiche tese ad individuare le responsabilità che hanno scandito l’originale e quanto mai particolare esperienza vissuta dai due giovani professionisti

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, a seguito del documentato esposto presentato da due psicologi-psicoterapeuti reggini, R.C. e V.P., rappresentati e difesi dagli Avv.ti Aurelio e Steve Chizzoniti, ha tempestivamente avviato opportune verifiche tese ad individuare le responsabilità che hanno scandito l’originale e quanto mai particolare esperienza vissuta dai due giovani professionisti. Gli stessi, infatti, nel gennaio 2017, hanno presentato istanza all’Asp di Reggio Calabria tesa all’inclusione nella graduatoria di professionisti psicologi ed in quella per i psicoterapeuti per l’anno 2018. Dopo circa un anno, esattamente il 19/12/2017, sono state pubblicate le due graduatorie provvisorie, dalle quali i denunciati sono stati puntualmente esclusi “per non aver dichiarato la specializzazione in psicologia” e, quanto alla psicoterapia, gli stessi sono rimasti fuori dalla graduatoria perché la burocrazia di riferimento dell’Azienda ha considerato la specializzazione in psicoterapia, addirittura, “non inerente”. Mentre, contestualmente, all’interno delle predette graduatorie sono stati inseriti colleghi dei reclamanti che si trovavano e si trovano nelle stesse, identiche e precise condizioni degli esclusi. Sono risultati del tutto vani i rituali tentativi operati dai due psicologi tesi alla doverosa correzione della delibera con la quale il Direttore dell’ufficio aveva approvato le graduatorie provvisorie, così come un ulteriore atto extragiudiziario, di diffida ed invito ad adempiere, notificato al Direttore Generale ed al Direttore dell’Ufficio Gestione Risorse Umane dell’ASP reggina. Entrambe le richieste formalizzate nei confronti dell’Azienda sono rimaste inconcepibilmente, da moltissimi mesi, senza alcuna risposta, così come le graduatorie censurate mai sono state adeguate alle fondate censure tempestivamente sollevate (allo stesso modo mai è stato comunicato l’esito dei ricorsi presentati) e sono rimaste vigenti in via provvisoria. Infatti, dopo quasi un anno, ancora si aspetta la pubblicazione delle graduatorie definitive, mentre le stesse, con riferimento a tutti gli altri profili professionali sanitari, sono state regolarmente pubblicate, con l’indicazione dell’esito dei ricorsi presentati avverso le liste provvisorie. Sulla scorta del predetto, inquietante modus operandi, i due professionisti hanno presentato un dovizioso esposto alla Procura della Repubblica, alla quale hanno chiesto di svolgere indagini finalizzate alle determinazioni inerenti l’esercizio dell’azione penale, chiedendo, altresì, la punizione dei colpevoli e riservando la costituzione di parte civile per il ristoro di tutti i danni patiti e patendi. La Procura ha tempestivamente delegato la Polizia Giudiziaria – aliquota Guardia di Finanza –, che non ha esitato ad approfondire il contenuto degli avviatissimi accertamenti, sentendo i due denuncianti che hanno prodotto ulteriori documenti, insorgendo avverso atteggiamenti omissivi, fortemente pregiudizievoli e letteralmente sterilizzanti le legittime aspirazioni dei due malcapitati. Che continuano a non spiegarsi come sia stato possibile escluderli dalle graduatorie e regolarsi contestualmente al contrario per taluni colleghi degli stessi che, pur versando nelle identiche condizioni, hanno trovato posto nelle stesse, nella cui ottica torreggia il comportamento arrogante da parte di chi rifiuta la benché minima spiegazione in ordine agli atti ritualmente notificati all’Azienda. Gli Avv.ti Aurelio e Steve Chizzoniti si dichiarano alquanto fiduciosi sia nella Magistratura reggina che nell’attività in corso di espletamento da parte della P.G. delegata.

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