Messina, la “rampa della Colomba” tra arte e mitologia: la storia e il collegamento con la Fontana Falconieri [FOTO]

  • rampa della colomba messina
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Messina: per adornare la rampa della Colomba sono state posizionate alcune statue raffiguranti le Sirenidi figure mitologiche dei mostri marini presenti nella fontana Falconieri di piazza Basicò: la ripida scalinata che porta al Santuario di Montalto

Un’invasione di arte, colori e mitologia in pieno centro cittadino a Messina, un modo originale e colorato per unire storia, arte e cultura contemporanea. La rampa della Colomba è la ripida scalinata che porta al Santuario di Montalto e parte da piazza Basicò, in cima a via Sant’Agostino. L’inaugurazione è avvenuta nel maggio 2019 e vide dunque il posizionamento delle opere denominate Sirenidi rappresentanti le figure mitologiche dei mostri marini presenti nella fontana Falconieri di piazza Basicò, realizzata in onore della Madonna della Lettera e commissionata all’architetto Carlo Falconieri su incarico del Senato messinese nel 1842 per essere posizionata nell’attuale piazza Juvara: se i quattro mostri in ghisa della fontana recano il volto di un leone, di un uomo, di un delfino e di un grifone, in questo caso si sceglie di utilizzare il volto di una colomba, proprio in riferimento al toponimo della stessa e di riflesso anche a Montalto cui quella scalinata conduce. La rampa della Colomba fa anche parte di quelle che sono definite “Le Scalinate dell’Arte”, un progetto del Comune di Messina che negli anni passati ha visto in particolare il restauro anche delle scalinate​ Caglià – Ferro, Sant’Anna, San Gregorio, la Rosa Donato, la Rampa Operaia e la scalinata Mons. Francesco Bruno.​ Tutte queste fanno parte del sistema previsto dall’ing. Luigi Borzì nel Piano Regolatore del 1909, per superare i salti di quota nelle aree più acclivi della città.

Prima del terremoto del 1908 non esisteva la via Dina e Clarenza e chi voleva accedere al venerato luogo di culto doveva percorrere una gradinata che, dall’area oggi occupata da piazza Basicò, raggiungeva la vetta del colle di Montalto. Erede di questo antico collegamento pedonale è l’attuale rampa detta della Colomba, il cui nome ricorda l’elemento fondante di questo importante santuario mariano. Fu proprio una bianca colomba alle ore 12.00 del 3 Giugno 1294 ad indicare il perimetro di una chiesa da erigere sul colle della Caperrina in onore della Vergine Maria, come anticipato qualche giorno prima in un sogno dalla stessa Madre di Cristo ad un monaco di nome Nicola che viveva nel vicino romitorio di San Michele. A quell’appuntamento non mancò nessuno, l’arcivescovo, il senato e neppure la regina Costanza d’Aragona e la chiesa in appena un anno fu completata: una piccolo tempio di metri otto per quattordici con abside rivolta ad oriente.

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