Achille Lauro, lacrime di sangue e arte sul palco di Sanremo 2021: il significato della ‘lettera del mondo all’umanità’ [VIDEO]

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    Foto di Ettore Ferrari / Ansa
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Achille Lauro stupisce Sanremo 2021 con un look esagerato mentre piange sangue: il messaggio è profondo, la vetta artistica più alta della puntata

La prima serata di Sanremo 2021 è passata agli archivi. Tanta musica, forse qualche sketch di troppo ma tutto sommato in grado di strappare sempre una risata, spigliati e simpatici gli ospiti ritrovatisi, per la prima volta, a calcare un palco così emozionante come quello di Sanremo anche per un Ibrahimovic che all’Ariston si sente “piccolo piccolo… ma sempre più grande e potente di te Amadeus“. Come ogni Festival che si rispetti, non sono mancate le polemiche. La forza capace di calamitare maggiormente i giudizi, sia positivi che negativi, nel corso della prima serata sanremese risponde al nome di Achille Lauro. Dopo le straordinarie performance della passata edizione, nelle quali ha partecipato e vinto in un Festival parallelo a quello degli altri artisti, nel quale chiunque ormai aspettava di vedere la sua esibizione indipendentemente dalla gara, quest’anno Achille L. sarà ospite fisso in ogni serata della kermesse con l’intento di portare ogni volta un quadro sul palco, una rappresentazione artistica su più livelli.

Foto di Ettore Ferrari / Ansa

Neanche a dirlo, nella prima serata ha colto nel segno. L’entrata è impattante: vestito piumato e sbrilluccicante, grandi zeppe argentate stile Kiss, parrucca blu e trucco in viso. Un monologo iniziale e finale, inframezzato dalla canzone ‘Solo noi‘, un inno ad una generazione bruciata, persa, alla quale hanno tolto la libertà ma che resta pur sempre dannatamente libera. I canoni con i quali Achille Lauro si è presentato sul palco dell’Ariston non sono sicuramente quelli tradizionali ai quali il pubblico di Sanremo è abituato. Lauro fin dalla sua prima apparizione al Festival ha spezzato ogni legame con la tradizione passata, spostando i telespettatori al di fuori della loro zona di comfort, offrendo un prodotto avanguardista, per molti anche complicato da capire.

Il suo intento, espresso a Vanity Fair, è chiaro: “La follia è avere il coraggio di scegliere un percorso fuori dall’ordinario. Quando mi chiedono cosa faccio per cambiare il mondo, rispondo che io rischio con la mia arte per portare messaggi e dare significato. Non vado in televisione o sul palco col freno tirato. Può andare tutto bene oppure la mia carriera finire lì. Io penso che nella vita bisogna essere spericolati se si vogliono davvero cambiare le cose. C’è una frase di Oliviero Toscani che mi piace moltissimo: quando fai una cosa importante, devi avere paura. Perché se non hai paura allora stai sbagliando”.

Foto di Ettore Ferrari / Ansa

C’è chi ha gridato allo scandalo, chi lo ha chiamato clown, esagerato ridicolo. Semplicemente c’è chi non lo ha capito, chi si è fermato alla sola apparenza, come fin troppo spesso fa anche nella vita di tutti i giorni. Chi guarda alla diversità con il disprezzo che nasce dalla paura. La sua è un’esibizione che porta l’arte ad un livello superiore strizzando l’occhio al Glam Rock di David Bowie, arte che si declina in diverse forme: uditiva, visiva, recitativa. L’artista porta a Sanremo 2021 una ‘lettera del mondo all’umanità’ che racchiude il dolore e la difficoltà dell’uomo nel vivere in un mondo in cui l’amore è trafitto da preconcetti, è giudicato nella sua sessualità forzatamente binaria e mai libera di esprimersi. Un mondo che nel tentativo di definirsi risulta la simbiosi di due estremi: la perfezione del trucco e la lacrima che lo rovina, la solitudine nascosta nello sfarzo di un costume da palcoscenico, peccato e peccatore, grazia e benedizione. Nell’incessante corsa a perdifiato nella ricerca di un’etichetta che dia un senso all’esistenza “esistere è essere, essere è diritto di ogni uomo. Dio benedica chi è”.

Sanremo 2021, il monologo di Achille Lauro nel corso della 1ª serata

Distante, Scostante, aliena, trafitta, io so come ti senti. Sono qui ferito dai tuoi errori, trafitto nei tuoi preconcetti, aiutami, perché ne ho bisogno, come si ha bisogno dell’amore di una madre, il puro bisogno di essere amati. Non dimenticare chi eri. Corpi nudi che si stringono, desideri, quando l’assenza di un padre ha la passione di Cristo, ha la febbre dell’oro. Quando davanti a un insensibile, arido, asciutto, impassibile, Tu sopravvivevi perché ti bastava un abbraccio. Promettimi che non ti dimenticherai perché tu sei questo ed Io sarò lì per guardarti abbracciare di nuovo, per guardarti amare ancora. Lettera del mondo all’umanità.

Sono il glam rock, sono un volto coperto dal trucco, la lacrima che lo rovina, il velo di mistero sulla vita, sono la solitudine nascosta in un costume da palcoscenico. Sessualmente tutto, genericamente niente, esagerazione, teatralità, disinibizione, lusso e decadenza,  peccato e peccatore, grazia e benedizione, Sono gli artisti che si spogliano e lasciano che chiunque possa spiare nella loro camera da letto, in tutte le stanze della psiche. Esistere è essere, essere è diritto di ogni uomo. Dio benedica chi è”.

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