L’insenatura di Catona, la spiaggia sabbiosa, la vista dello Stretto senza la Sicilia e l’accento dei bagnanti: tutta la verità all’ombra dello Squalo [VIDEO]

StrettoWeb

Reggio Calabria, lo Squalo di Catona e tutta la verità sui dettagli del video di Sibari che hanno fatto discutere. Ecco le immagini che fanno chiarezza

A Reggio Calabria è ancora l’argomento del giorno: in città non si parla d’altro dopo la notizia di StrettoWeb relativamente all’avvistamento di uno Squalo sulla riva di Catona venerdì 6 luglio, come documentato da numerose testimonianze di bagnanti che quel giorno si trovavano proprio nella spiaggia reggina. A corredo dell’articolo con la notizia, abbiamo pubblicato un video relativo all’avvistamento di uno squalo sulla spiaggia di Sibari qualche giorno prima: ovviamente non possiamo sapere se fosse lo stesso esemplare, ma da anni facciamo informazione a 360° sul territorio di Calabria e Sicilia e la correlazione tra un avvistamento di uno squalo a Sibari e uno squalo a Reggio Calabria è chiara e palese per chiunque: sono due località della stessa Regione bagnate dallo stesso mare. La conferma sulla presenza degli Squali – se ce ne fosse ancora bisogno – è arrivata dalla Capitaneria di Porto di Messina che con una nota ufficiale il 28 Giugno (proprio tra l’avvistamento di Sibari e quello di Catona) avvisava i bagnanti dello Stretto a fare attenzione e non allontanarsi dalla costa proprio per la pericolosa presenza di questi esemplari documentata anche dai pescatori delle spadare.

La presenza degli Squali nello Stretto di Messina non è certo una novità: in questi fondali c’è un habitat ideale e tutti gli esperti confermano la loro presenza tanto che persino la BBC è stata qui per alcune riprese. Eppure se ne continua a discutere come se fosse una novità sconvolgente. Rispetto alla notizia di StrettoWeb, poi, sono tante le perplessità sul video che non è mai stato spacciato come se fosse stato girato a Catona. Dopotutto le  convinzioni dei soliti leoni da tastiera evidenziano un’ignoranza tale che arriva a rasentare l’ottusità:

  • “Quel video non è di Catona perchè di fronte non si vede la Sicilia”
  • “Quel video non è di Catona perchè la battigia è sabbiosa invece a Catona ci sono le pietre”
  • “Quel video non è di Catona perchè la signora che l’ha girato parla con accento romano”

Ribadendo che quel video non è di Catona e mai nessuno ha scritto che quel video è di Catona, siamo stati proprio sulla spiaggia di Reggio Nord (dove tra l’altro abbiamo documentato con foto e video uno scarico fognario a cielo aperto, alla faccia del Falcomatà-pensiero sul “turismo danneggiato dagli squali“!!!) e possiamo smentire tutte e tre le asserzioni di cui sopra. Le vere bufale sono queste. Perchè

  • Da Catona non per forza si deve vedere la Sicilia, è un’insenatura che affaccia a Sud e la Sicilia rimane ad ovest (sulla destra dell’osservatore) mentre l’orizzonte frontale è di mare aperto
  • La battigia di Catona è estremamente sabbiosa, una delle più sabbiose dello Stretto
  • In questo periodo sulla spiaggia di Catona c’è gente di Roma, di Napoli, del Piemonte, del Veneto, persino di altri Paesi d’Europa che parla con vari accenti e varie lingue

Ecco alcune immagini video che testimoniano la vista dello Stretto dall’insenatura di Catona: la Sicilia rimane sulla destra dell’osservatore, e non si vede nelle immagini video che in alcuni frangenti quando guarda verso Sud, vede esclusivamente mare aperto. Si può notare anche come la spiaggia sia completamente sabbiosa:

Reggio Calabria, la vista dello Stretto dall’insenatura di Catona: la battigia è completamente sabbiosa e la Sicilia non si vede [VIDEO]

Non sono grandi novità rispetto alla realtà dei fatti: semplicemente una fotografia dell’esistente. Che forse soltanto chi conosce Catona e il mare dello Stretto ha ben chiaro. Alla faccia delle “fake news“, l’unica bufala è quella dei leoni da tastiera che dietro un monitor dal divano di casa loro pensano di avere la verità infusa e di poter esprimere sentenze su tutto e tutti. Dagli squali dello Stretto alla geografia locale, dal tipo di spiaggia all’accento di chi le frequenta. E va bene che siamo nell’era Salvini, ma ancora alle spiagge chiuse e riservate solo per gli autoctoni (per fortuna) non ci siamo arrivati. E su Catona di curiosità storiche, geografiche e scientifiche ce ne sono tante, oltre gli squali: il canto della divina Commedia, lo spettacolo naturalistico unico al mondo di Bolano, la nevicata record di quattro anni fa. Tante interessanti realtà storiche che riproponiamo volentieri per questo tesoro reggino che potrebbe diventare una miniera di turismo se soltanto ognuno pensasse a fare bene il proprio lavoro (a partire dai politici che da anni detengono lo scettro del potere divertendosi a giocare su facebook mentre la città sprofonda nel degrado più triste).

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