Reggio Calabria: ecco il resoconto dell’attività della Prefettura nel 2018 [FOTO e INTERVISTA]

  • Foto StrettoWeb / Salvatore Dato
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Reggio Calabria: nel corso del 2018 l’attività della Prefettura si è sviluppata lungo diverse direttrici per la prevenzione ed il controllo del territorio

Nel corso dell’anno 2018 l’attività della Prefettura si è sviluppata lungo diverse direttrici per la prevenzione ed il controllo del territorio sia sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica che sotto il profilo del rafforzamento delle garanzie di legalità.

COMITATO PER L’ORDINE E LA SICUREZZA PUBBLICA E LE RIUNIONI TECNICHE DI COORDINAMENTO DELLE FORZE DI POLIZIA.

Le riunioni hanno avuto luogo ogni settimana per l’esame delle diverse problematiche di questo territorio. Complessivamente. durante il corso dell’anno. sono state tenute 79 RTC e 54 CPOSP. Va sottolineato che in tre occasioni il Comitato è stato tenuto direttamente nei Comuni interessati dagli eventi ( incendio baraccopoli San Ferdinando a gennaio e dicembre 2O18, a Stilo per atto intimidatorio ad amministratori, a Cittanova per animali vaganti bovini vaganti).

CONFERENZA REGIONALE DELLE AUTORITÀ DI PUBBLICA SICUREZZA

A novembre 20 18 si è tenuta la Conferenza regionale delle Autorità di Pubblica sicurezza alla quale sono intervenuti, oltre ai Prefetti della regione, ai Questori ed ai Comandanti Regionali e Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, anche il Presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria, il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria , i Procuratori della Repubblica titolari della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria e Catanzaro, nonché il Direttore Nazionale della Direzione Investigativa Antimafia, il Direttore Marittimo della Calabria e della Basilicata tirrenica e il Capo Centro D.I.A. di Reggio Calabria. Particolare attenzione è stata riservata, nell’occasione, al Decreto-Legge 20 febbraio 2017, n. 14 (convertito con modificazioni dalla Legge n.48l2Ol8), al fine di individuare un’articolata strategia volta ad innalzare il livello di sicurezza delle Città e, quindi, rimuovere e prevenire quei fattori e quelle condizioni che favoriscono l’insorgere di fenomeni di criminalità comune o organizzata. Precipui obiettivi sono stati quelli di analizzare le criticità esistenti ai vari livelli provinciali, nonché condividere criteri di intervento e priorità d’azione nel rispetto delle specificità di ciascun territorio e in vista dell’attuazione dei previsti strumenti pattizi, ovvero degli “Accordi” e dei “Patti” per la sicurezza integrata e urbana.

COMITATI METROPOLITANI

Seduta di insediamento il 19 gennaio le finalità del Comitato Metropolitano istituito con la legge n. 48 del 18 aprile 2017 quale strumento privilegiato per la sicurezza urbana, deputato ad assicurare “l’analisi, la valutazione e il confronto sulle tematiche di sicurezza urbana relative al territorio della Città metropolitana”. Organismo che affronterà tematiche connesse alla vivibilità e al decoro all’interno dell’area metropolitana, spesso connotata da marcati fenomeni di conurbazione, alla ricerca di soluzioni condivise e per sviluppare sinergie nel campo dell’housing pubblico, disincentivando condizioni di illegalità. Al Comitato hanno partecipato i componenti dei Consiglio Metropolitano, i Sindaci della Città Metropolitana, il Commissario Regionale A.T.E.R.P., il Questore, il Comandante provinciale dei Carabinieri e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza.
– I temi trattati: sicurezza integrata e sicurezza urbana Seduta del 13 settembre Ordine del giorno: occupazione arbitrarie di immobili alla luce della nuova circolare ministeriale e conseguente monitoraggio da parte dei Comuni degli immobili occupati. CONVEGNO tenutosi presso la prefettura nel gennaio 2018 dal tema “La legalità come modello sociale d’impresa controllo giudiziario delle imprese destinatarie di interiettive antimafia e le positive ricadute sulla occupazione al quale ha partecipato il Presidente della Commissione parlamentare antimafia, il Procuratore generale della Corte di Appello, magistrati della sezione delle misure di prevenzione.

PROGRAMMA STRAORDINARIO PER LA GIUSTIZIA IN CALABRIA (P.S.G.C.)

Nell’ambito del Piano di Azione Coesione, il Prefetto di Reggio Calabria, è stato individuato quale Autorità di gestione per l’attuazione di interventi di sostegno delle strutture territoriali giudiziarie e di polizia impegnate nella lotta alla criminalità organizzata in Calabria per un ammontare di 10 milioni di euro. Nell’anno 2018, con il cd Programma straordinario per la giustizia in Calabria (P.S.G.C.), è stato perseguito l’obiettivo del miglioramento della performance delle strutture territoriali giudiziarie e di polizia nel prevenire e contrastare ogni tipo di criminalità organizzata in Calabria, tramite due linee d’intervento specifiche, di cui la prima destinata al potenziamento dei servizi tecnologici e strumentali a fini investigativi e la seconda finalizzata al rafforzamento dell’azione di contrasto alla criminalità” organizzata.
In particolare, nella provincia di Reggio Calabria, sono state acquistate strumentazioni investigative ed ulteriori automezzi destinati alle Forze di polizia, nonchè ammessi a finanziamento interventi di ristrutturazione di beni confiscati a favore dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

PROTOCOLLI DI LEGALITÀ SOTTOSCRITTI

Nel corso dell’anno 2018 sono state sottoscritte le seguenti Intese:

1) Polveriera Ciccarello : Intesa interistituzionale “Ex polveriera: dall’emergenza abitativa alla legalità percepibile”, sottoscritta il 9 maggio dal Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, dal Direttore dell’Agenzia per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, Prefetto Ennio Mario Sodano, dal Presidente del Tribunale di Reggio Calabria, Maria Grazia Arena e dal Sindaco della Città di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.

La finalità di detto Atto pattizio è quella di bonificare il sito dell’ex Polveriera di Ciccarello, caratterizzato da insediamenti abusivi di nuclei familiari, che vivevano in condizioni di precarietà dal punto di vista della sicurezza e dal punto di vista igienico-sanitario. In particolare, la problematica concernente l’Ex Polveriera de quartiere Ciccarello è stata oggetto di esame in Prefettura in diverse Riunioni Tecniche di Coordinamento e in Riunioni di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. In relazione alle attività di sgombero dell’area dell’ex Polveriera del quartiere di Ciccarello si rappresenta che si è provveduto al trasferimento di 14 nuclei familiari che occupavano sine titulo le strutture abitative che, tra l’altro, risultavano essere a rischio di crollo. Per i 18 gruppi familiari rimanenti (per 4 dei quali sono stati già individuati le soluzioni abitative), il Comune di Reggio Calabria, d’intesa con l’Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati alla Criminalità Organizzata, sta provvedendo ad individuare adeguate soluzioni abitative alternative, valutando l’opportunità di utilizzare unita immobiliari appartenenti al Patrimonio Comunale.

2) Parco Nazionale dell’Aspromonte: firmato il 24 maggio fra Prefettura, Sindaco metropolitano Ente Parco Aspromonte e i Comuni aderenti al parco al fine di rafforzarne le tutele giuridiche nel settore degli appalti pubblici forniture e servizi per contrastare sia fenomeni corruttivi che di prevenzione in ordine agli eventuali tentativi di
infiltrazione della criminalità organizzata.

3) hitachi sottoscritto 11 24.7.2018 tra Prefettura, Società Hitachi-Rail Spa e Unindustria Calabria. L’Atto pattizio, in particolare, prevede l’estensione in favore di Hitachi Rail Italy, importante Holding internazionale con uno stabilimento produttivo anche nella Città di Reggio Calabria, delle funzioni pubbliche di accertamento antimafia nonché f individuazione, in parallelo, da parte della citata Holding, di una serie di principi, impegni e regole comportamentali cui attenersi nell’attività d’impresa nella conclusione ed esecuzione di appalti e subappalti di lavori, servizi e forniture, come nell’attività di natura informatica.

CAPORALATO E LAVORO NERO

Sulla base di pianificazioni operative settimanali, vengono di volta in volta individuati i territori più sensibili, soprattutto la Piana di Gioia Tauro e segnatamente i Comuni di Gioia Tauro, Laureana di Borrello, San Giorgio Morgeto, San Ferdinando, Melicucco, Rizziconi, Serrata, Candidoni, Cittanova, Rosarno, Varapodio, Taurianova, Polistena, Cinquefrondi e Anoia; ma anche la Locride, in particolare nel territorio dei Comuni di Bovalino, Benestare, Bianco, Sant’llario dello Jonio e San Giovanni di Gerace. Le aziende controllate operano per lo più nel comparto agricolo o della trasformazione agro- alimentare, dove più forte e l’impiego di immigrati, ma anche nel settore dell’edilizia, della ristorazione e della panificazione. Gli interventi interforze, integrati da personale dell’Ufficio Provinciale del Lavoro e dell’Azienda Sanitaria Provinciale, hanno riguardato controlli sulla regolarità dell’impiego e dell’assunzione della manodopera nonché controlli sull’osservanza della normativa in materia d’ingresso e permanenza degli stranieri nel territorio nazionale.
Nel 2018 Sono state controllate 251 aziende, 1425 persone, 1450 perquisizioni, 463 sanzioni amministrative comminate per un importo di 1.500.000 euro, 7 persone deferite all’A.G.

BOVINI VAGANTI

Il fenomeno delle c.d. “vacche sacre” ha assunto anche in considerazione dei profili di ordine e sicurezza pubblica particolare rilievo. Nel 2018 e catturati nei territori della Piana di Gioia tauro e della Locride 67 servizi interforze, finalizzati alla cattura dei bovini vaganti e sono stati abbattuti, su ordinanza sindacale, per motivi sanitari, e 257 bovini, la maggior parte dei quali tori per evitare la riproduzione e prevenire in via definitiva e insorgenza per il futuro di situazioni di rischio, in linea con le citate normative nazionali e comunitarie. Il fenomeno degli animali vaganti aveva assunto, in effetti, in questa provincia caratteri di particolare complessità sia per gli interessi criminali legati al controllo del territorio da parte di soggetti intranei alle organizzazioni ‘ndranghetiste, sia perché si tratta di un problema annoso, esteso ad una vasta porzione del territorio metropolitano. Interessa, infatti, le zone interne della Piana di Gioia Tauro, tra Cittanova, Terranova Sappo Minulio, Molochio, San Giorgio Morgeto, Polistena, Taurianova, e della Locride, tra Bova, Ardore, Pazzano, spingendosi fino all’area dello Stretto, tra Santo Stefano in Aspromonte, San Roberto e Reggio Calabria. A causa dei ripetuti danni alle colture e delle frequenti situazioni di rischio per la sicurezza stradale e per l’incolumità pubblica provocati da migliaia di bovini vaganti, la Prefettura ha pianificato diverse iniziative operative sui predetti territori ai fini del contrasto al predetto fenomeno, peraltro assurto negli anni a emblema delle prevaricazioni esercitate da famiglie di’ndrangheta.

SGOMBERO IMMOBILI CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA

Altro obiettivo focalizzato nel corso dell’anno 2018 è stato lo sgombero degli immobili confiscati alla criminalità organizzata e abusivamente occupati. L’attività anzidetta si colloca nell’ambito di una più generale pianificazione disposta in sede di Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica dove è stata messa a punto una programmazione delle attività finalizzate a liberare da illegittime occupazioni i cespiti confiscati, per lo più già destinati a Enti locali o ad Amministrazione pubbliche, nell’ambito di un percorso volto alla riaffermazione della legalità in un territorio fortemente connotato dalla presenza di cosche mafiose. A partire dal mese di giugno sono stati sgomberati 20 immobili nell’intero territorio provinciale (e, fra questi, anche due attività commerciali che avevano la sede nei predetti beni). Gli immobili, ove già destinati, sono stati consegnati direttamente agli Enti e Amministrazione pubbliche che li hanno avuti assegnati con decreto dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata per le rispettive finalità istituzionali.
A tale riguardo, si ricorderà la cerimonia di assegnazione dell’immobile di Palmi dall’Agenzia dei Beni confiscati alla Polizia di Stato attraverso I’Agenzia del Demanio lo scorso 10 luglio alla presenza del signor Ministro dell’Interno che, in occasione della sua prima visita in questa provincia, ha voluto suggellare questo importante momento e
definitivamente liberato.

LEGGE 44 E ANTIUSURA E RACKET, LEGGE SULLE VITTIME DELLA MAFIA;

Legge n. 44/99 (antiracket) e n. 108/96 (antiusura) presentate n. 24 istanze.
Legge n. 302/90 (vittime della mafia) pervenute n. 5 istanze
Legge n. 302/90 (vittime del dovere) pervenute 17 richieste
Legge n. 512/99 (fondo di rotazione) pervenute 15 richieste

FOCUS ‘NDRANGHETA,

elaborato in sede di Comitato Provinciale per I’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Effettuati 215 servizi operativi sviluppati in forma “massiva” nelle aree periferiche urbane (in modo particolare nei quartieri “Arghillà”, “Sbarre”, presso la c.d “Polveriera Ciccarello” ed”Archi”). In particolare, sono state controllate: 36.910 persone, 27 soggetti arrestati, 95 persone denunciate in stato di libertà, sono state eseguite 4448 perquisizioni sul posto, elevate 1038 contravvenzioni al Codice della Strada ed eseguiti 458 sequestri amministrativi.
Le attività ordinarie e straordinarie sono state svolte anche in provincia, in particolare nella piana di Gioia Tauro, nella Locride e nel basso Ionio reggino. Sempre in ambito di prevenzione e contrasto all’illegalità diffusa, con cadenza settimanale vengono altresì predisposti, con la collaborazione della Polizia Metropolitana e Municipale, servizi per contrastare l’abusivismo commerciale nelle sue molteplici forme, nonchè servizi per il contrasto al fenomeno del conferimento non autorizzato dei rifiuti in città,

IMMIGRAZIONE

Nell’ambito delle operazioni umanitarie, sono stati soccorsi 981 migranti per un totale di 17 sbarchi, sono stati gestiti migranti provenienti dalle zone sub- sahariane e da quelle considerate a rischio guerra del como d’Africa e del Medio oriente.
Nell’ambito di tale attività, sono stati tratti in arresto 20 “scafisti’, ai quali e stato contestato il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aggravato dalle condizioni, spesso al limite della sopravvivenza, dei clandestini.

TENDOPOLI DI SAN FERDINANDO

– Per l’analisi congiunta delle problematiche alloggiative esistenti e la predisposizione di un piano di azione condiviso che assicuri soluzioni idonee a uscire da una logica di emergenzialità, il Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, ha tenuto numerose riunioni, anche del to/14 tu Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, alla presenza dei Procuratori della Repubblica.

– Ai vari incontri ha più volte partecipato anche il Presidente della Regione Calabria che, ai sensi dell’art. 40 del Testo unico sull’immigrazione, ha una competenza specifica in tema di assistenza) salute e abitazione per gli stranieri regolarmente soggiornanti per motivi diversi dal turismo.
– A tutela dei migranti tutta l’area e sottoposta a vigilanza continua da parte delle Forze dell’Ordine Vengono predisposti quotidianamente servizi di ordine e sicurezza pubblica presso la tendopoli di San Ferdinando a tutela e salvaguardia dei migranti ivi dimoranti,,
-Sono stati effettuati n. 11 controlli massivi interforze, sono state controllate 3400 persone e sono state effettuate 3077 perquisizioni e nell’ambito di detti servizi sono state arrestate 2 persone.
– Vi è un presidio dei Vigili del Fuoco e sono in atto, da tempo, servizi interforze contro il caporalato.
– Con l’obiettivo di avviare relazioni proficue con gli imprenditori agricoli e anche allo scopo di verificare la possibilità di approntare degli alloggi nelle aziende per i lavoratori stagionali extracomunitari, il Prefetto ha anche istituito il Tavolo permanente sulla condizione dei braccianti extracomunitari nella Piana di Gioia Tauro per f inserimento lavorativo e abitativo dei predetti lavoratori nel tessuto socio economico di quel territorio.
– Nell’ambito delle iniziative avviate per rispondere alle istanze di dignità umana che provengono dai cittadini extracomunitari presenti su quel territorio un posto di rilievo assume il Piano di inerenti per il risanamento dell’area del Comune di San Ferdinando.
– Il Piano, frutto di un’attività interistituzionale con la Regione Calabria, mette a punto azioni per il superamento del degrado e il risanamento del sito ove sono ubicati gli insediamenti di stranieri regolarmente presenti nel territorio nazionale, nonché per il superamento delle condizioni di sfruttamento lavorativo e per la graduale integrazione dei migranti dell’area anche mediante progetti da finanziare con risorse europee.
– Nel programma degli interventi da realizzarsi, particolarmente significativi sono quelli in materia di accesso al lavoro e housirtg sociale da attuarsi da parte della Regione Calabria in collaborazione con questa Prefettura per f inclusione abitativa dei migranti lavoratori nell’area di San Ferdinando.

VISITE ISPETTIVE PRESSO I CAS E SPRAR

L’organismo di controllo è stato costituito dal Prefetto con decreto n. 15/9/2016 ed è stato ulteriormente implementato (forze di polizia, ispettorato del lavoro, azienda sanitaria provinciale e vigili del fuoco ) con il provvedimento n. 56810 del 4/5/2018. I Cas attivati a seguito gara evidenza pubblica da aprile 2018: n. 18
gestiti da n. 8 societa’ / cooperative Sprar presenti in questa provincia : n.28
Ispezioni effettuate presso i CAS: n. 56, di cui 36 con gruppo interforze.
Ispezioni effettuate presso SpRAR: n. 51.

ATTIVITA’ DI PROTEZIONE CIVILE

Bonifica ordigno bellico 18 febbraio 2018 : Pianificazione relativa alla bonifica di un ordigno residuato bellico della seconda guerra mondiale, rinvenuto in Villa San Giovanni, in una zona densamente abitata e nelle immediate vicinanze sia della rete autostradale SA/RC sia di quella ferroviaria, con evacuazione di circa 5357 abitanti, f interruzione della circolazione ferroviaria della tratta interessata e restrizioni del traffico ordinario, Quartiere Ciambra di Gioia Tauro La Prefettura ha svolto un ruolo fondamentale per l’attivita di bonifica del quartiere Ciambra di Gioia tauro, per la realizzazione della rete fognaria, della bitumazione delle strada , per lo sgombero dei rifiuti, e in particolare per il contrasto alla dispersione scolastica.

Ponte Allaro
– Ponte sull'”Allaro”, infrastruttura di collegamento con i paesi dell’entroterra. Detto Ponte ha subito, nel corso dell’alluvione del 2015, il crollo di una delle due campate (denominata ponte monarchico), i cui lavori di ricostruzione sono iniziate nel mese di dicembre dopo numerose riunioni tenutesi al riguardo presso la Prefettura per sollecitare gli interventi da parte dell’Anas.
– sull’altra campata (denominata ponte repubblicano), a senso unico alternato, precedentemente interdetta al transito dei veicoli superiori alle 7, 5 tonnellate, sono state eseguite opere di rinforzo di alcune pile che hanno consentito, alla fine del mese di ottobre c.a., il ripristino del transito ai mezzi del trasporto pubblico locale.
– Il 30 novembre 2018 sono stati consegnati i lavori per la realizzazione di un guado sul torrente Allaro per consentire anche il passaggio dei mezzi i pesanti con doppio senso di circolazione.

Reggio Calabria: il resoconto dell’attività della Prefettura nel 2018. Il prefetto: “bilancio positivo” [VIDEO]

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