Dalla Calabria al Galles, così tre reggini hanno conquistato Cardiff: alla “Calabrisella Gelateria” sembra davvero di essere sul Lungomare Falcomatà [FOTO E INTERVISTA]

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StrettoWeb

Salvatore Varà, Domenico Ventura e Angelo De meo sono adesso proprietari di alcuni locali nella capitale gallese: nella nuova gelateria hanno riprodotto fedelmente il Lungomare Falcomatà con tanto di ringhiere, mura e pavimentazione: “anche a Cardiff adesso conoscono Reggio Calabria”

“Sono calabrese e la mia terra la porto nel cuore”. Lo afferma in modo convinto Salvatore Varà, un reggino Doc, oggi diventato imprenditore in Galles. E’ percepibile in modo molto chiaro dalle sue parole quanto sia grande l’amore per Reggio Calabria, anche se, insieme ai suoi soci e collaboratori, adesso abita e lavora lontano da casa precisamente 2.746 km. E’ bellissima la storia e quella degli amici (ex compagni di scuola) Domenico Ventura di Vinco e Angelo De meo di Cannavò, titolari di alcuni locali a Cardiff. “Dove sono cresciuto e le tradizioni io non le dimentico dimentico! Abito da 15 anni in Galles, però il richiamo della madre terra è sempre fortissimo. Torniamo in Calabria 3-4 volte all’anno, le nostre famiglie sono lì”, ha affermato Varà ai microfoni di StrettoWeb. Nato e partito dalla piccola frazione di San Salvatore all’età di 18 anni, oggi può raccontare di aver realizzato il sogno di una vita, cioè quello di essere un ristoratore conosciuto e affermato.

calabrisella cardiffMa l’aspetto che rende lui e i suoi soci un vero e proprio orgoglio per tutti i reggini è rappresentato dal fatto che sono diventati famosi riuscendo a promuovere i prodotti del territorio, nonostante la distanza. “Attualmente abbiamo due ristoranti – continua – , il Calabrisella Canton e il Calabrisella Cathays, situati in due quartieri residenziali e opposti della Capitale del Galles, la Calabrisella Gelateria, e un furgone, il Calabrisella On the Road che possiede dentro un forno a legna”. Il loro furgoncino è già famoso nel mondo del web: nel giungo 2017 infatti, in occasione della finale di Champions League (persa dalla Juventus contro il Real Madrid proprio a Cardiff), il noto comico Franco Neri girò un servizio per la Gazzetta dello Sport proprio all’interno del loro Wood Pizza Van. Ecco di seguito il VIDEO:

Arrivederci cara Italia: gli studi e la carriera all’estero, ecco le origini della “Calabrisella” di Cardiff

calabrisella cardiff“Tutti e tre abbiamo studiato all’alberghiero, avevamo sin da ragazzi la passione per la ristorazione”, prosegue Salvatore Varà. Dopo una stagione all’Isola d’Elba nel 2004 con Angelo hanno deciso di partire verso il Regno Unito, con l’obiettivo di crescere professionalmente e imparare l’inglese. Dopo un inizio molto complicato, i due reggini si sono ambientati perfettamente con le abitudini gallesi ed hanno iniziato a lavorare in alcuni ristoranti italiani: “dopo due anni siamo diventati manager di due locali diversi, abbiamo fatto tanti sacrifici per ottenere quel ruolo. Qui non è l'”America”, si deve lavorare tanto, poi non è facile abitare lontano dalla propria famiglia e confrontarsi con persone che parlano ovviamente una lingua diversa”. Un segno del destino si è verificato nel 2013, quando Varà era responsabile di tre ristoranti e le sue strade si incrociarono con l’amico Domenico Ventura, che nel frattempo era diventato uno chef affermato con esperienze di livello internazionale! “Mi fu suggerito come cuoco, ma io lo conoscevo già – sostiene ancora sorridendo – . All’epoca era primo chef  dell’É Hotel, in via Marina, si è trasferito in Galles per lavorare con me”.

Mettersi in proprio era il loro obiettivo, e così, il grande rapporto e l’amicizia che lega tutti e tre i “cumpari”, ha portato finalmente alla nascita del primo vero “Calabrisella” esattamente il 2 novembre 2014“Con gli anni siamo cresciuti fino a diventare oggi una realtà conosciutissima in città – prosegue – . Siamo considerati un punto d’incontro per tutta la comunità italiana, il punto di partenza per chi si trasferisce qui. Un consiglio, un aiuto, questo è ciò che offriamo oltre il servizio di ristorazione, ed è fondamentale per chi non conosce il posto e deve ambientarsi”. Tramite il gruppo Facebook “Italiani a Cardiff” e un’esperienza al Consolato italiano, Salvatore Varà ha conosciuto tantissimi connazionali e può restare in contatto con loro organizzando eventi e coinvolgendoli tutti.

“Calabrisella Gelateria”: il nuovo locale è la punta di diamante, così Reggio è meno distante

calabrisella cardiffDa poco tempo i tre soci hanno aperto, sempre nella zona di Canton, la Calabrisella Gelateria, che è il locale più moderno (dal punto di vista stilistico) e più particolare: è infatti la riproduzione verosimile del Lungomare Italo Falcomatà di Reggio Calabria. “Un architetto reggino, Paolo De Girolamo, ci ha aiutati. Abbiamo costruito in maniera originale le ringhiera, i lampioni, le colonne e persino la pavimentazione, con la prospettiva del disegno sul muro sembra proprio di gustare un gelato in Via Marina! Per i lavori inoltre abbiamo chiamato gente calabrese, è venuto un mastro con suo figlio appositamente per noi, e per gli arredamenti è venuta la ditta Adriamax che ha sede a Bocale”, spiega Varà nel corso dell’intervista. E’ proprio una scelta dei titolari quella di dare lavoro alla gente calabrese, gran parte del personale è italiano, questo perché chi entra nei loro locali deve sentirsi davvero in Italia e deve gustare le bontà tricolori. Il Maestro Gelatiere, anche lui di Reggio, si chiama Giovanni De Cicco, è stato di grande aiuto per il lancio del negozio.

Una grande curiosità che salta subito all’occhio. Anzi, all’orecchio: gli ospiti seduti ai tavolini non ascolteranno in radio le hits di Jason Derulo o Ariana Grande, bensì saranno allietati dalla tarantella e dal “muttettu” calabrese. Dal punto di vista culinario invece, “il prodotto che sta andando fortissimo è la ‘nduja – sottolinea Salvatore Varà – , i gallesi adesso associano il prodotto alla Calabria, una terra che prima del nostro arrivo qui nessuno conosceva. A Cardiff al massimo conoscono Roma, Venezia oppure la Sicilia, non sempre per aspetti positivi, adesso invece hanno modo di apprezzare la nostra Regione del Sud Italia”. Ancora non è riuscito a sfondare invece il bergamotto“ha un sapore troppo aspro per gli abitanti del luogo, non sono abituati, ma ce la faremo in qualche modo a spingere la vendita con qualche innovazione”.

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E’ questo un modo per restare più vicini alla propria terra: “mi fa male il cuore pensare di aver dovuto creare azienda all’esterno e non poterlo fare in Calabria, la terra più bella al mondo. Lo è davvero sotto tutti i punti di vista. Insuperabile a livello climatico, per mentalità della gente, nessuno è accogliente come noi. Poi la vegetazione, la selvaggina, gli agrumi, il mare e la montagna raggiungibili in poco tempo, non esiste da nessuna parte sul pianeta. A seguirla da lontano è triste, manca la famiglia, i genitori, ti perdi i nipotini e tanti bei momenti. Sicuramente chi abita in Calabria vede tanti problemi e disservizi, dalla spazzatura alla burocrazia che non funziona, ma a me manca tutto. Lo giuro, anche le fiumare, quando ho il modo di tornare a San Salvatore. Certo, qui è diverso, ti adegui alle regole, cerchi di non fare gli sbagli che commetti a Reggio, anche per il modo in cui tratti i dipendenti. E’ per questo che la nostra reputazione è adesso molto alta”.

Il Coronavirus in Galles e le differenze con l’Italia sul piano dei ristori statali

calabrisella cardiff“Lo stato ci ha tutelati, sia imprenditori che come dipendenti”, ci tiene a specificare Varà. Il Galles è praticamente in lockdown a causa della pandemia del Covid-19 rigido dal marzo 2020, salvo per il periodo delle riaperture estive, ma nulla è stato riaperto in modo costante: “il governo ha garantito aiuti finanziari e molti incentivi. In estate ad esempio è stato creato un voucher che ti permetteva di poter mangiare al ristorante con il 50% dello sconto su una spesa minima di 10 sterline. Il lavoro è incrementato, la gente era tornata ad uscire. Il servizio era garantito fino alle 18, i tavoli erano distanziati e ogni tavolo era diviso dall’altro dai pannelli trasparenti in plexiglass”. Da ottobre però anche nel Regno Unito l’ondata di contagi è tornata a salire, “adesso in tutto lo stato è come la zona rossa in Italia. Non si può uscire dalle città, le restrizioni sono molto pesanti. Il governo ha persino eliminato il consumo dell’alcol per strada, puoi comprarlo ma devi bere a casa. E’ da dicembre che siamo completamente chiusi, possiamo garantire soltanto il servizio d’asporto e domicilio”. La speranza è tutta sul piano vaccini, che comunque “sta andando molto bene, il Galles è tra le migliori nazioni al mondo. I cosiddetti “key-worker”, ovvero coloro che sono a stretto contatto col pubblico, sono stati già immunizzati. Il primo ministro inglese Boris Johnson ha affermato che dal 21 giugno 2021 si potrà tornare alla vita normale, non ci sarà bisogno neanche del distanziamento perché la campagna delle vaccinazioni sarà completata”. E’ di tornare presto a lavorare costantemente l’augurio più grande che noi dall’Italia possiamo porgere a questi giovani e bravi ragazzi calabresi. Sono loro l’orgoglio intero di Reggio Calabria e dei suoi concittadini, che oggi li osservano con ammirazione e sperano per loro le migliori fortune. In alto tutte le FOTO con GALLERY scorrevole a corredo dell’articolo.

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