“Il Ponte sullo Stretto ce lo facciamo da soli”, il patto tra WeBuild e la Sicilia per spiazzare il Governo Draghi: oggi a Catania il confronto decisivo

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Lettera150 ha predisposto un documento con cui si invitano Sicilia e Calabria ad esprimere al Governo la volontà di procedere speditamente e in modo coordinato verso il traguardo della realizzazione del Ponte sullo Stretto

Il Ponte sullo Stretto di Messina si può fare e si farà. E’ questo il messaggio che vuole lanciare la Regione Siciliana, spinta anche dal sostegno di una squadra di studiosi, tecnici, ingegneri e architetti. Lo scorso 10 febbraio, rispondendo ad un invito dell’associazione “Lettera150”, think tank composto da oltre 300 docenti universitari e coordinato da Giuseppe Valditara, i presidenti della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e della Calabria, Nino Spirlì, hanno accolto la proposta di assumere una iniziativa congiunta per rimettere in moto il procedimento per la costruzione dell’importante infrastruttura. L’incontro, trasmesso in streaming, si svolgerà oggi, alle 16, presso la sede della Regione Siciliana a Catania. L’iniziativa, assunta alla vigilia della formazione del nuovo esecutivo Draghi, ha suscitato un grande interesse mediatico e favorevoli reazioni di esponenti politici di primo piano, sia del centrodestra che del centrosinistra.

Per dare seguito al progetto, Lettera150 ha, dunque, predisposto un documento con cui si invitano le due regioni che si affacciano sullo Stretto ad esprimere al Governo la loro volontà di procedere speditamente e in modo coordinato verso il traguardo dell’annullamento della distanza tra Scilla e Cariddi e a riprendere la collaborazione con le imprese, già selezionate con procedura di evidenza pubblica, per svolgere la funzione di General Contractor. A tal fine, Lettera150 ha chiesto l’utilizzazione del progetto definitivo, oggi nella disponibilità dell’Anas, a seguito della messa in liquidazione della società Stretto di Messina da parte di Mario Monti nel 2012. Le positive reazioni suscitate dalla prima iniziativa di febbraio – tanto in Parlamento, quanto nei mass-media, quanto, ancora, da parte del General Contractor WeBuild, – hanno spinto Lettera150 ha ad andare oltre, chiedendo ai presidenti delle Regioni che si affacciamo sullo Stretto di Messina e all’ad di Webuild Pietro Salini, di partecipare ad un incontro in Sicilia per “ribadire un impegno comune che possa finalmente rendere concreto il sogno di generazioni di Siciliani e Calabresi: unire la più grande isola del Mediterraneo al continente europeo, nel segno di una rinnovata fiducia nel futuro della Sicilia, dell’Italia e dell’Europa”. Pietro Salini ufficializzerà una disponibilità forte e chiara, il Ponte può essere realizzato entro 4 anni.

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