Gallico-Gambarie, il cantiere della più grande opera del Sud riparte dopo l’alluvione del 16 giugno: “la inauguriamo nel 2020”, il sopralluogo dell’on. Cannizzaro per fare il punto della situazione [FOTO e INTERVISTE]

  • Foto StrettoWeb / Salvatore Dato
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Sopralluogo dell’on. Cannizzaro, neo deputato reggino, alla Gallico-Gambarie che riparte dopo l’alluvione lampo del 16 giugno. Il direttore dei lavori: “speriamo di completare tutto entro il 2020”

La Gallico-Gambarie è un opera strategica per lo sviluppo del comprensorio montano reggino, e l’alluvione lampo del 16 giugno scorso aveva portato lo spettro di un grande incubo: il fermo dei lavori. Il cantiere, invece, è ripartito in modo veloce e propositivo, e adesso l’on. Cannizzaro, stefanito doc, da anni impegnato in prima fila per la realizzazione dell’opera finanziata e fortemente voluta durane la guida della Regione Calabria di Giuseppe Scopelliti, ha effettuato un sopralluogo per fare il punto della situazione e verificare l’effettiva ripresa dei lavori per quello che ad oggi è il cantiere della più grande opera pubblica in fase di costruzione nell’Italia meridionale.

Intervistato ai microfoni di StrettoWeb, l’Onorevole Cannizzaro ha spiegato che: “sono voluto andare proprio al cantiere per constatare di persona le condizioni dello stesso dopo le aggressioni piovose delle scorse settimane e ringrazio molto l’Ingegnere Polifroni e la ditta che mi ha illustrato il tracciato e l’attuale stato dell’opera per una maggiore contezza della situazione attuale. Il cantiere è in ordine e vivace ed è attivo grazie anche alle maestranze che ci stanno lavorando. Questo della Gallico-Gambarie è un grande progetto della Regione Calabria che è anche tra i più grandi del meridione d’Italia. L’opera è in piena attività e questo fa ben sperare per il futuro. Superato un momento di stallo dovuto alla burocrazia e nelle ultime settimane alla pioggia, il cantiere è ripartito bene. L’opera è stata fortemente voluta e vuole essere completata per diventare realtà. Per questo esprimo viva soddisfazione e compiacimento. Si tratta del’unica opera fra i “Grandi Progetti” della Regione, che è veramente partita. Le altre sono ancora in uno stato embrionale. Tutte le opere di questo tipo presentano difficoltà. Questa, che oggi è una delle costruzioni più importanti dell’intero meridione d’italia, appare ancora più ardita, insinuandosi nella vallata del Gallico con opere di notevole pregio ma anche considerevole difficoltà. Dopo le recenti avversità meteorologiche, mi sarei aspettato un cantiere disastrato: noto invece l’ordine, la rigorosità e la professionalità che la Direzione Lavori guidata egregiamente dall’Ing. Bruno Polifroni e il RUP hanno tangibilmente impresso. Questo non può essere che frutto di una estrema volontà di arrivare a Podargoni nel più breve tempo possibile, malgrado le difficoltà che si sono incontrate e che inevitabilmente si incontreranno. Quindici giorni fa il cantiere era stato posto alla stremo dalla violenta alluvione, ma oggi lo si vede rinato dalle sue ceneri. E’ questa positività che serve per il nostro territorio e non le solite autocommiserazioni. Il nostro popolo ha questo carattere ed è il momento di dimostrarlo: dai danni, in pochi giorni, un cantiere modello, che riprende le attività recuperando quelle perse, pensando al sodo e rimandando al dopo “la conta”. Sono, sono stato e continuerò ad essere costantemente in contatto con la Direzione Lavori e con il dirigente del Settore Viabilità della Città Metropolitana Ing. Domenica Catalfamo alla quale va il mio ringraziamento per il proficuo e costante impegno per l’opera. Non abbasserò la guardia su quest’opera e regolarmente verrò a verificare di persona l’avanzamento dei lavori. Una strada così importante e strategica, deve avere tutte le garanzie del caso, non solo per queste prima fase di costruzione, ma anche per quella più importante in cui inizierà a funzionare a servizio della collettività“.

Intervistato ai nostri microfoni anche il Direttore dei lavori ing. Polifroni, ha spiegato che quella di Cannizzaroè stata una visita importante che serve anche a noi per aggiornare lo stato dei lavori e riprogrammare il futuro. L’alluvione delle scorse settimane sembrava avesse dato un bruttissimo stop sia per i danni che per i tempi ma noi abbiamo lavorato tanto per recuperare ciò che si era perso. Abbiamo abbandonato la conta dei danni concentrandoci sulla sostanza e per rimettere in sesto i conci dei viadotti che si sono deformati con le piogge, rimetterli in piedi e vararli e questo risultato raggiunto recupera molto soprattutto nelle tempistiche. Per il compimento totale dell’opera non c’è ancora una data certa in quanto il tratto finale quello che collega Ciarro con Podargoni non è stato ancora definito ma il tutto dovrebbe arrivare a giorni e quindi l’ipotesi potrebbe essere di 2 anni o magari anche prima“.

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