Forze occulte, sciamani e maghi per la cura delle malattie. A Messina un affascinante viaggio tra scienza e magia: la storia della medicina e della farmacia dal 1497 al 1830

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A Messina sarà inaugurata l’esposizione bibliografica “Medicina e Farmacia dal 1497 al 1830 nel prezioso patrimonio dei Fondi Antichi della Biblioteca Regionale “Giacomo Longo”. Moltissime pubblicazioni sono legate alla storia della città, come ad esempio “Hortus Messanensis”, risalente al 1640

Le malattie, la sofferenza e i dolori hanno sempre accompagnato il percorso di vita dell’uomo che, nel ricercarne le cause, ha guardato ora alla natura, ora a forze occulte, ora ad un’entità superiore per interventi divini e questo fino alla concezione razionalistica di Ippocrate che rintracciò le origini nelle umane condizioni individuali.
L’uomo non si è lasciato sopraffare dall’ineluttabilità delle conseguenze delle tante infermità ma, nel corso degli anni, ha cercato di arginarle e di sconfiggerle, con studi volti ad approfondire, in misura crescente, la conoscenza del corpo umano e la sperimentazione di preparati, di rimedi terapeutici, inizialmente a base di erbe medicinali e di sostanze naturali, come ad esempio l’allume, minerale molto diffuso nel messinese.
Forse è stata la casualità a far trovare la prima cura e ad aprire la strada a maghi e sciamani, sapienti e scienziati, cerusici e speziali, medici e farmacisti. E’ appena il caso di precisare che per lungo tempo, attraverso i secoli, la figura del medico non era mai stata specialistica, ma era sommata a conoscenze scientifiche diversificate. L’evoluzione del pensiero in ambito sanitario, soprattutto per patologie e trattamenti terapeutici, però, è ancora oggi una frontiera aperta e, pur se a piccoli e grandi passi si sono ottenute importanti vittorie, il cammino per la sconfitta di alcune patologie è ancora irto di ostacoli.
Le pubblicazioni in argomento hanno attraversato i secoli e costituiscono oggi beni bibliografici di inestimabile valore custoditi nelle biblioteche più importanti a livello mondiale.
La Biblioteca regionale di Messina, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, promosse dal Mibac anche per l’edizione 2019, inaugurerà un’esposizione bibliografica titolata: ”Medicina e Farmacia dal 1497 al 1830 nel prezioso patrimonio dei Fondi Antichi della Biblioteca Regionale “Giacomo Longo”.
L’iniziativa culturale si aprirà il 21 settembre 2019, alle ore 17,presso la Sala Lettura della Biblioteca con la presentazione del catalogo “Medicina e Farmacia nelle raccolte della Biblioteca Regionale Universitaria di Messina (1497 – 1830)”, curato dalla dott.ssa Maria Teresa Rodriquez, già Dirigente Responsabile dell’Istituto , con note di presentazione a cura del Presidente dell’Ordine dei Medici di Messina, dott. Giacomo Caudo e del Presidente della “Fondazione Crimi”, dott. Rocco Crimi, e schede catalografiche redatte dai dipendenti regionali, dott. Luigi Sturniolo e dott.ssa Carmen Puglisi, arricchite da brevi note bio-bibliografiche. Introducono il testo tre saggi dei professori Rosamaria Alibrandi, Giuseppe Lipari e Rosario Moscheo.
Il Dirigente Responsabile della Biblioteca regionale,dott.ssa Tommasa Siragusa,dopo i saluti istituzionali,introdurrà la presentazione del testo fungendo da moderatore, e parteciperanno alla stessa a vario titolo: la dott.ssa Maria Teresa Rodriquez, curatrice del catalogo – che si avvarrà anche di immagini in proiezione – il Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Messina, dott. Sergio Papisca, il Vicepresidente dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Messina, prof. Renato Palmieri, e un rappresentate della “Fondazione Crimi” di Galati Mamertino (Messina), intervenendo con brevi contributi all’iniziativa culturale stessa, che si svolgerà sotto l’egida dei predetti Ordini e Fondazione. Presenzierà l’editore.

Seguirà l’inaugurazione della mostra tematica presso il Salone Eventi della stessa Biblioteca. I volumi in esposizione, a stampa e manoscritti, presenti nel catalogo suddetto e ordinati cronologicamente seguendo l’evoluzione della storia della medicina, della farmacologia e della botanica farmacologica in quei secoli, sono opera di eminenti scienziati, quali, e solo a titolo esemplificativo, Ippocrate, Avicenna e Galeno. Moltissimi sono legati alla storia della stessa città peloritana. Si segnala, ad esempio Giovanni Battista Cortesi, con la sua “Pharmacopoeia seu Antidotarium Messanense” del 1629 e, inoltre, “Hortus Messanensis”,una pubblicazione del 1640 del famoso botanico e medico Pietro Castelli, fondatore dell’attuale Orto Botanico, a lui titolato dopo la sua morte.

Dopo la giornata inaugurale, sarà possibile, poi, visitare la mostra delle rare e importanti pubblicazioni, dal 23 settembre al 4 ottobre, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13.

Si è pensato, altresì, di ampliare l’offerta ai potenziali fruitori con aperture straordinarie: domenica 22 settembre e sabato 5 ottobre e, ancora, domenica 6 ottobre, dalle ore 17 alle 20.

L’ingresso è libero e non occorre prenotazione.

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