Riace, indagata anche Maria Spanò: candidata a Sindaco della lista di Mimmo Lucano

StrettoWeb

Riace, avviso di garanzia alla candidata a Sindaco della lista di Mimmo Lucano

Il candidato sindaco di Riace ed ex assessore nella giunta guidata da Mimmo Lucano, Maria Spanò, ha ricevuto nei giorni scorsi un avviso di garanzia in relazione all’inchiesta che ha coinvolto anche Lucano e che per questo è stato sospeso dall’incarico dall’autorità giudiziaria. L’atto non fa riferimento ad una nuova indagine, tant’è che la Procura di Locri nel chiedere il rinvio a giudizio di Lucano e degli altri indagati nell’inchiesta “Xenia” aveva chiesto il processo anche per la Spanò. In sede di udienza preliminare, però, il legale della donna, l’avv. Francesco Rotundo di Catanzaro, ha eccepito la mancata notifica dell’avviso di conclusione indagini. Da qui lo stralcio della posizione e l’invio di un nuovo avviso di garanzia. Maria Spanò è indagata per falso ideologico in concorso con Lucano perchè, è scritto nel capo di imputazione, “rilasciavano carte d’identità a soggetti stranieri privi dei previsti requisiti, attestando falsamente che fossero residenti a Riace e muniti del permesso di soggiorno“.

Si tratta – ha spiegato il suo legale – della firma di due documenti già preparati dagli uffici comunali e sui quali la mia assistita non ha svolto alcuna pratica. Domani chiederò subito alla Procura che venga sentita per chiarire tutto“. Nella stessa situazione della Spanò ci sono altri due indagati per i quali era stato chiesto il rinvio a giudizio ma la cui posizione era stata stralciata per la mancata notifica dell’avviso di conclusione indagini. Si tratta di Annamaria Maiolo e Valentina Micelotta, accusate, a vario titolo di associazione a delinquere, abuso d’ufficio, truffa e peculato.

Riace, comitato: “entrata a gamba tesa Riesame su politica”

Matteo Corner/Lapresse

“Il Comitato 11 Giugno, costituitosi per contrastare i tentativi di criminalizzazione dell’esperienza di Riace e di Mimmo Lucano, ha appreso dalla stampa le incredibili motivazioni del tribunale del riesame di Reggio Calabria con le quali si ribalta quanto sancito in precedenza dalla sentenza con rinvio emessa dalla Cassazione”. E’quanto si legge in una nota dello stesso comitato. “Rilevando, innanzitutto – prosegue la nota – la particolarita’ della circostanza che un tribunale del riesame metta in discussione cosi’ radicalmente quanto espresso dalla Suprema Corte, il Comitato constata e denuncia con forza il fatto che le suddette motivazioni esprimano un gravissimo giudizio, personale e politico, sia su Lucano che sull’attuale candidata a sindaca di Riace, Maria Spano’: nei fatti e per i tempi, una preoccupante entrata a gamba tesa nelle vicende politiche e democratiche del Comune di Riace. L’immagine di Mimmo Lucano che ne viene fuori stravolge la realta’ e cozza con la sua cristallina e solare personalita’, cosi’ come sta, invece, emergendo pubblicamente nelle numerose iniziative, trasmissioni televisive e manifestazioni a cui egli partecipa”. “Basti pensare – si legge – al suo recente intervento alla Sapienza ed alla straordinaria reazione di sostegno degli studenti o, ancora, ai suoi diversi interventi pubblici: tutti momenti in cui si e’ palesata la certezza della testimonianza di una idea politica chiara di cui molti cittadini, oggi piu’ che mai, sentono la necessita’. In tutta Italia – conclude – c’e’ un fermento nuovo che solo lui evidentemente riesce a intercettare, grazie ad una forte carica emotiva che lo induce a parlare al cuore delle persone, valorizzando i valori dell’accoglienza e della solidarieta'”. “Il suo messaggio politico – e’ scritto ancora nella nota – e’ dirompente, una vera e propria onda di umanita’ che rappresenta, di fatto, l’unica opposizione all’attuale governo ed una prospettiva politica alternativa di speranza ed uguaglianza. Per questo si resta increduli leggendo che Mimmo e’ descritto dal giudice del riesame, secondo gli stralci emersi sui giornali, come una persona senza scrupoli, capace di condizionare la stessa Maria Spano’, definita ‘longa manus’ di Lucano. Cosa e’ questo se non un giudizio o, meglio, un pregiudizio politico? E’ evidente che cio’ che il modello Riace e Lucano rappresentano spaventi terribilmente chi invece sulla paura oggi costruisce consensi; cosi’ come e’ evidente il tentativo di voler continuare a rappresentare la Calabria solo come terra di malaffare e di ‘ndrangheta”. “Per tutto cio’ – conclude la nota – il Comitato ribadisce la sua totale vicinanza, umana e politica, a Domenico Lucano, cosi’ come il suo sostegno pieno al progetto politico di Maria Spano’ per Riace. E questo nella certezza che nessun potere giudiziario o politico potra’ fermare una idea di cambiamento che da Riace, dove ha trovato la sua realizzazione concreta, sta ormai parlando a tutto il paese ed al mondo intero. La solidarieta’ non e’ reato”.

Condividi