Il tram di Messina va in pensione: al suo posto arriva la linea “Shuttle”, ecco come De Luca rivoluzionerà il trasporto pubblico urbano

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A Messina un nuovo piano di trasporto pubblico su gomma: il tram ha le ore contate

Nessuna privatizzazione del servizio (al momento), ma una capillare rimodulazione delle linee bus Atm a Messina. L’amministrazione De Luca è pronta a presentare alla città il nuovo modello di trasporto urbano, che entro giugno 2019 dovrebbe portare all’eliminazione definitiva del tram.

Dopo la riunione con i vertici Atm e i presidenti di circoscrizione, l’assessore e vicesindaco Mondello e il sindaco De Luca hanno illustrato ai capigruppo consiliari il nuovo assetto delle linee Atm. Al centro del dibattito la funzione strategica dello “Shuttle”, la nuova linea bus che collegherà le periferie al centro città e sostituirà il tram.

12 shuttle, autobus lunghi 18 metri, insieme ai nuovi bus elettrici in arrivo in città, andranno a potenziare il trasporto gommato nella città dello Stretto e avranno il compito di garantire collegamenti capillari tra le periferie collinari e il centro. Gli shuttle percorreranno il tragitto Giampilieri-Torre Faro ogni 20 minuti e saranno collegati alle ministazioni dislocate nei punti nevralgici della città, tra cui anche l’ex gasometro e probabilmente anche le stazioni di metroferrovia, dalle quali entro un tempo di attesa che varia dai 10 ai 20 minuti, saranno garantiti i collegamenti a pettine con i villaggi collinari.

Il nuovo piano, che sarà presentato nel dettaglio nei prossimi giorni, rivoluziona totalmente il servizio di trasporto urbano e  si propone come modello alternativo al trasporto su rotaia:  non è  quindi da escludere la possibilità che, una volta entrato in vigore, si decida immediatamente di stoppare la circolazione del tram.

De Luca ha annunciato che entro giugno 2019 il tram sparirà della città. E uno dei punti in cui per prima probabilmente iniziare lo smantellamento dei binari del tram potrebbe essere la zona della cortina del porto, laddove le centinai di turisti che giornalmente sbarcano in città si ritrovano davanti “la muraglia” della tranvia. Diverse le novità che saranno introdotte nel nuovo piano di trasporto urbano, una su tutte, l’eliminazione dei bus a Torre Faro, che saranno sostituiti dalle navette per evitare ingorghi all’interno del villaggio.

L’obiettivo è quello di diffondere la cultura del trasporto pubblico: sarà necessario incentivare il più possibile la popolazione a lasciare le auto a casa e scoraggiare anche la cultura della sosta in doppia fila; essenziale a tale scopo è che le aree in prossimità delle ministazioni siano fornite di parcheggi e siano garantiti serrati controlli nelle principali arterie, per scoraggiare in ogni modo la sosta in doppia fila, specie in prossimità delle fermate autobus. I fondi per la realizzazione delle ministazioni sono extrabilancio.

Nel nuovo piano al momento non sono invece contemplati gli scuolabus, resta quindi irrisolto al momento il problema degli studenti dell’Albino Luciani che da San Giovannello, Contrada Piano Stella, dovranno continuare a fare un giro interminabile con l’autobus di linea per raggiungere la scuola dal momento che, per l’assenza di un semaforo, il bus di linea continuerà a salire a senso unico.

La scuola che dista a 15 min scarsi mentre attualmente per raggiungerla ci vogliono 1 h e 10 min passando per Santa Lucia con interscambio allo zir e risalita da Viale Gazzi. Il tram a Messina ha quindi le ore contate. Resta valido invece, anche se non di immediata attuazione, il progetto del tram volante: cavallo di battaglia di De Luca e Mondello durante la campagna elettorale. Il progetto, ha spiegato il vicesindaco, non è da considerarsi sostitutivo a quello che del trasporto su gomma.

 

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