Reggio Calabria, Democratici e Progressisti: “Occhiuto e Cannizzaro si vergognino e chiedano scusa”

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“Attacchi volgari e zero contenuti, respingiamo al mittente le ingiurie”, recita il comunicato dei Democratici e Progressisti

Eccone un altro. Questa volta sono i Democratici e Progressisti a rispondere alle parole di Occhiuto e Cannizzaro di venerdì sera, dal palco di Piazza Duomo a Reggio Calabria. Come già spiegato, hanno ovviamente provocato l’indignazione di tanti gli interventi di Governatore e Deputato, quest’ultimo che ha organizzato una sorta di “comizio di ringraziamento” agli elettori per la conferma della carica in Parlamento: “Respingiamo al mittente – si legge nella nota di Democratici e Progressisti – le ingiurie del Governatore Roberto Occhiuto, sceso in città per paragonare i reggini a dei “porci”. Una volgarità unica, un linguaggio oltraggioso, mai registrato in passato, che travalica dalla dialettica politica e istituzionale e che vede il presidente di una Regione, sostenuto da una claque di partito, offendere una comunità intera che, a suo dire, “non meriterebbe sviluppo e investimenti”. Investimenti che, in realtà, aggiungiamo noi, Reggio Calabria aspetta sin dalla notte dei tempi”. Il gruppo comunale dei Democratici e Progressisti replica al comizio di Piazza Duomo dove “Forza Italia, o quel che rimane del partito azzurro, ha accolto, festante, le contumelie e le parole cariche di odio di un Governatore che continua a mortificare la più grande città della Calabria, unica Metropolitana di una regione che deve moltissimo al laborioso lavoro, alle fatiche ed ai sacrifici di commercianti, imprese e lavoratori reggini”.

“Ció che lascia ugualmente attoniti – aggiungono da Dp – è l’indifferenza con la quale i peones berlusconiani abbiano lasciato fare e dire, avvalorando le ingiurie contro la città pronunciate dal palco di in una piazza che, un tempo, rappresentava il simbolo e l’orgoglio di una comunità umiliata e derisa da scelte scellerate che altri prendevano sul suo destino e le sue possibilità di crescita. Risatine accondiscendenti e timidi applausi, infatti, hanno fatto da contorno allo straparlare di Occhiuto. No, caro presidente della Regione – avvertono i Democratici Progressisti – “le perle ai porci” può anche andare a darle ad altri perché Reggio ed i reggini non se ne fanno nulla della sua carità e respingono, con forza, la sua arroganza e le sue farneticanti affermazioni. Reggio ed i reggini – continuano – aspettano risposte che il suo governo non ha mai dato, relegando la città metropolitana all’isolamento istituzionale ed i margini delle politiche regionali. Si vergogni e chieda scusa. Dica che è stato travolto dall’enfasi del momento o che il brindisi di piazza le ha dato troppo alla testa. Ammetta l’errore e torni a Reggio Calabria quando avrà buone notizie per la nostra città”.

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