Bando Rfi a Messina e Carini, doccia gelata per 11 ex Servirail: “Ferrovie ci spieghi perché ci ha escluso”

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11 dipendenti ex Servirail esclusi dal bando pre-selettivo di Rfi per Messina e Carini: solo 8 i convocati a Palermo

Esattamente l’11 dicembre 2011, i lavoratori Servirail, Ecoindustria Sicilia e Tmc di Messina apprendevano la notizia del loro licenziamento. Difficile, se non impossibile, raccontare tappa per tappa ogni iniziativa messa in atto durante questi lunghi sette anni dagli ex dipendenti per riottenere il lavoro. Quelle che restano alla memoria sono forse le iniziative più eclatanti, come la volta in cui occuparono i binari delle ferrovie o quando occuparono per giorni il Campanile del Duomo di Messina. Poi fu il tempo della protesta gentile di Piazza Cairoli, dei sit in Prefettura, dei viaggi a Palermo: questi lavoratori per sette anni non hanno mai smesso di difendere il diritto al lavoro. E proprio per alcuni di loro, in questi giorni, si è accesa una speranza. Una spiraglio che in realtà sembrava riguardasse tutti quanti loro, ma che di fatto segna un’altra pagina di una vertenza infinita.

Fino al 7 novembre scorso sul sito delle Ferrovie era aperta la selezione di operatori specializzati di manutenzione rotabili. Il Gruppo di Ferrovie dello Stato Italiane ricercava per Rete Ferroviaria Italiana, presso l’officina di Carini, operatori specializzati alla manutenzione rotabili senior, “per le mansioni di tipo tecnico-operative, relative ai lavori di produzione e revisione del materiale rotabile, per la manutenzione delle infrastruttura ferroviaria e del trasporto di mezzi, attrezzature e materiali”.

I requisiti richiesti per partecipare alla selezione erano: licenzia media, patente B, requisiti fisici, esperienza di almeno tre anni in una o più delle lavorazioni relative ai lavori di produzione e revisione di materiale rotabile.

Tra i requisiti preferenziali veniva data priorità a chi aveva la residenza nella Regione Siciliana e la maggiore esperienza maturata in una o più delle lavorazioni relative ai lavori di produzione e revisione di materiale rotabile. Nulla di più. Il tipo di contratto di inserimento previsto è a tempo indeterminato.

Le candidature sono rimaste aperte fino al sette novembre scorso. E sempre fino al sette novembre era possibile partecipare alle preselezioni anche per operatori specializzati circolazione Rfi a Messina. I requisiti richiesti nel bando erano sempre: licenzia media, patente B, esperienza di almeno tre anni in una o più attività del ruolo.

I bandi, quello di Carini in particolare, sembravano fatti a pennello per tutti gli ex lavoratori. Non si trattava di un’assunzione immediata, ma di una semplice preselezione: gli ammessi dovranno infatti sostenere un’ulteriore prova a Palermo, che è prevista domani, e sappiamo per certo che tutti gli ex dipendenti hanno presentato domanda, ma i convocati da Rfi sono stati soltanto 8.

Questa vicenda è l’ennesimo pugno nello stomaco per gli ex dipendenti, una doccia gelata per 11 lavoratori che-come hanno raccontato ai nostri microfoni-non riescono a comprendere le ragioni per le quali Rfi li abbia esclusi dalla selezione. Gli 11 che non hanno ricevuto la convocazione a Palermo hanno scritto una lettera a Rfi affinché siano chiariti i criteri dell’iter selettivo dal quale sono stati esclusi: “L’azienda- si legge nel documento firmato dai lavoratori- non ha mai comunicato nulla in relazione ad un’eventuale esclusione, irregolarità o incompletezza delle nostre domande. Questa situazione crea un’apparente ed inspiegabile discriminazione fra soggetti aventi le stesse caratteristiche e non è giustificata da alcuna previsione del bando e soprattutto perchè non è stato previsto alcun numero massimo di unità da assumere”. 

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