Messina, per il nuovo Sindaco De Luca c’è subito la sfida più grande: trovare una maggioranza in consiglio. Ma l’inizio è promettente

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Messina, De Luca ha stravinto il ballottaggio con un consenso superiore al 65% dei voti: adesso deve trovare una maggioranza in consiglio comunale, intanto è già al lavoro con gli Assessori

Cateno De Luca è il primo cittadino italiano della storia ad essere stato Sindaco di tre comuni differenti: Fiumedinisi dal 2003 al 2011, Santa Teresa di Riva dal 2012 al 2017 e adesso Messina da poche ore. Il suo obiettivo politico, di lungo termine, è candidarsi a Governatore della Regione Sicilia nel 2022, trenta anni dopo l’ultimo messinese (Francesco Martino): l’ha già annunciato ufficialmente. Ma sarà determinante la sua sindacatura peloritana: soltanto se farà bene in riva allo Stretto potrà ambire alla poltrona più importante e prestigiosa della Regione. E stavolta il suo compito amministrativo è certamente più arduo rispetto all’amministrazione di due paesi molto più piccoli e gestibili come Fiumedinisi e Santa Teresa Di Riva.

Adesso De Luca deve subito affrontare la sfida più grande: dopo il trionfo elettorale con il 65% dei voti ottenuti al ballottaggio, deve trovare una maggioranza in consiglio comunale. A causa di una legge elettorale imbarazzante, infatti, De Luca è Sindaco di un consiglio comunale in cui non può contare su alcun consigliere eletto nelle sue liste: negli scranni di Palazzo Zanca ci sono 13 consiglieri del centro/sinistra, 12 di centro/destra e 7 del Movimento 5 Stelle. De Luca vuole una maggioranza forte e compatta per non ritrovarsi con gli stessi problemi di Accorinti in aula: gli servono almeno 16-17 consiglieri e trovarli non sarà semplice. Ma l’inizio è incoraggiante: stamattina alle 7, dopo una notte senza chiudere occhio, De Luca era già a Palazzo Zanca insieme ai suoi Assessori a lavorare sui primi provvedimenti da portare in aula. Ancora non c’è stata neanche la proclamazione, eppure De Luca ha già nominato tutta la sua Giunta risparmiandoci il solito tragicomico teatrino politico delle nomine, i veti incrociati tra i partiti di maggioranza, le trattative fiume che generalmente durano tra 15 giorni e un mese (sempre dopo le elezioni) fino a portare alla nomina della squadra di Governo. De Luca, in questo, è stato un fenomeno: pur senza maggioranza in consiglio, appena due ore dopo la chiusura dei seggi del ballottaggio aveva già ufficializzato la sua Giunta e adesso è al lavoro per Messina. Un segnale importante, non solo simbolico ma anche pragmatico che segna un netto cambio di passo, un vero e proprio shock politico dopo gli anni di immobilismo di cui Messina è rimasta vittima a lungo (a dire il vero anche prima di Accorinti).

Certo, c’è sempre il problema della maggioranza in consiglio comunale da “inventare”. Ma intanto l’inizio è promettente.

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