Gela, la recita di Natale finita in rissa [VIDEO]

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In Sicilia presso la scuola “Albani Roccella” di Gela due mamme si contendono a schiaffi il posto in prima fila

Come ogni anno i bambini aspettano con gioia di potersi mostrare ai propri genitori e familiari durante le esibizioni della recita di Natale. Mesi e mesi di prove, giorni interi passati a memorizzare quella parte che sembra non voglia entrare in quella piccola testolina, e poi il grande momento.
Dietro le quinte ci si prepara, la maestra detta le prime raccomandazioni e gli abiti impreziosiscono quei corpicini tanto piccoli. Tanta ansia prima di entrare in scena, quei piccoletti sanno che dall’altra parte della tenda rossa ci saranno tutte le persone a cui vogliono bene, perciò non vogliono sbagliare niente. Pochi minuti ancora e poi si scalpita su quel palco, ma prima pensiamo a sistemare le gonnelline e le cravatte.
Poi, un due tre e via, si comincia. Ma qualcosa va storto, “sento mia mamma urlare”, poche paroline e poi il pianto, quella che doveva essere una giornata di gioia e di saluti prima del Natale si tramuta in spavento e rabbia.

È successo lunedì mattina alla scuola elementare “Albani Roccella” di Gela. Due mamme si contendono il posto in prima fila per scattare al meglio le foto ai propri figli. Al “coro” si uniscono i rispettivi mariti e dopo svariati insulti si finisce alle mani. In poco attimi si può assistere alla scena incredula di mamme che fanno scendere frettolosamente i propri figlioletti dal palco e corrono via.
Sul posto sono giunte due volanti della polizia che dopo aver sedato gli animi hanno individuato e denunciato i protagonisti della rissa. Sono in corso tutti gli accertamenti anche a seguito della presenza di alcuni video amatoriali girati sul posto.

E non ci sono parole per descrivere l’accaduto. Non si riesce mai a mettere da parte l’egoismo e il senso maniacale di avere sempre tutto sotto controllo, nemmeno quando tuo figlio sta esibendosi per te. Si possono capire le foto ricordo, che se venute mosse non le si può attaccare sull’album dei ricordi, ma litigare per contendersi un posto, ma perché? Perché non si riesce a trovare serenità neanche in un momento così dolce e tra le mura di una scuola?
Non è giusto che il mondo tecnologico si stia prendendo possesso anche della nostra anima, non è corretto né per noi stessi né per le generazioni future che da noi prendono e seguono l’esempio.
Auspichiamo nella buona fede di tutti e che almeno questi genitori possano porgersi le scuse a vicenda.

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