Reggio Calabria, Polizia aggredita ad Arghillà durante l’arresto di un “noto personaggio”: lancio di sassi dalle finestre, un agente ferito [DETTAGLI]

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Reggio Calabria: volanti assaltate durante l’arresto di un “noto personaggio” nel quartiere di Arghillà

“La Segreteria Provinciale di Reggio Calabria della Federazione Sindacale di Polizia (FSP), esprime indignazione per i gravissimi fatti che, la sera del 13 dicembre u.s., hanno visto, ancora una volta, personale delle Volanti reggine, bersaglio dei soliti criminali”. Lo afferma in una nota la segreteria provinciale di Reggio Calabria dell’FSP Polizia di Stato.

“Più grave è però il silenzio assordante sceso su questa ennesima aggressione, perpetrata stavolta a colpi di pietre. Pietre lanciate dai piani alti di quella che, un tempo, avrebbe dovuto essere una zona residenziale e arrivate sui poliziotti come proiettili, ferendone uno alla testa. Il perché di tanta ferocia verso degli operatori di polizia, la cui unica colpa è quella di essere intervenuti per una macchina incendiata e di aver prontamente individuato l’autore del gesto assicurandolo alla giustizia, resta un mistero. Forse, però, l’unico vero mistero è come mai si possano commettere simili azioni, nell’assoluta convinzione di farla franca. Neanche a farlo apposta, soltanto poche sere fa l’FSP Nazionale ha lanciato l’ennesimo grido di allarme con l’intervento di Fulvio COSLOVI, vice segretario nazionale FSP e conduttore del TG FSP, ai microfoni della nota trasmissione televisiva “Quarta Repubblica”, andata in onda lunedì sera su Rete4: “… non c’è paura della divisa, non c’è rispetto della divisa, non c’è timore della divisa. Questi tre concetti li devono instillare nella mente dei criminali che assaltano le Forze di Polizia, in Ordine Pubblico e soprattutto nei servizi di controllo del territorio, i giudici! Perché senza il deterrente della pena, si potrà solo andare sempre peggio”.
La segreteria provinciale reggina dell’FSP Polizia di Stato, per voce del suo segretario provinciale Pietro Gabriele, squarcia quel silenzio che fino ad ora ha attanagliato questo ennesimo atto di prevaricazione verso gli uomini che rappresentano lo Stato, gridando con forza lo stato di pericolo in cui sono costretti a lavorare, giornalmente, i poliziotti reggini, impegnati in un avamposto di illegalità quale è quello di Arghillà. In questo quartiere, solo un baluardo di forze di polizia riesce a garantire quel minimo di legalità e questo sempre grazie alla costante abnegazione di uno sparuto numero di poliziotti del Posto Fisso e delle volanti di zona che, malgrado tutte le difficoltà, continuano a svolgere il loro lavoro, giorno dopo giorno e a costo della propria incolumità personale. È arrivato il momento di contrastare l’immorale routine votata al malaffare che, in un quartiere di una “Città Metropolitana”!!, continua a sfidare le Istituzioni, irridendole e aggredendole nell’esercizio delle proprie funzioni. A tutti i poliziotti va la più totale solidarietà e la vicinanza per quanto, giornalmente, fanno con grande altruismo ed encomiabile spirito di servizio.

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