Vilipendio, la Procura chiede l’autorizzazione a procedere contro il sindaco di Messina. De Luca: “Ministro autorizzi senza indugio, in tribunale porterò la documentazione che dimostra il crimine di Stato”

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La Procura di Messina ha chiesto al Ministro l’autorizzazione a procedere nei confronti di De Luca. Ecco la reazione dei De Luca

 “Invito il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ad autorizzare la Procura a procedere nei miei confronti. Questo è un processo che desidero affrontare, in considerazione di ciò che definisco – per quello che si è generato in Italia – un crimine di Stato. A supporto di tali affermazioni, in tribunale porteremo tutta la documentazione, per dimostrare che ciò con cui dobbiamo fare i conti, non è solo contro il Coronavirus, ma anche le nefaste conseguenze della malaburocrazia e della politica dei principianti allo sbaraglio”. A dirlo è il Sindaco di Messina Cateno De Luca, in merito alla richiesta a procedere della Procura di Messina fatta al Guardasigilli, per il reato di Vilipendio.

La iniziale denuncia da parte del Ministro dell’Interno è scattata nei giorni scorsi, a seguito delle affermazioni del Primo cittadino. De Luca ha mandato “a quel paese” il Viminale, denunciando un “depistaggio di Stato”. Parole giunte a seguito delle contestazione – da parte del Ministero – dei dati sul flusso incontrollato di soggetti che affollavano lo Stretto, in attesa di imbarcarsi per la Sicilia. “Dati comprovati da immagini e video, che secondo il Ministro Lamorgese erano mendaci“- ricorda De Luca.  A smentire ciò che per il Sindaco De Luca era una “sottostima dei numeri per nascondere la realtà dei fatti e giustificare attacchi e omissioni di un sistema di controllo farlocco”, sono “i verbali delle forze dell’ordine a supporto di quanto affermato dal Sindaco peloritano, nel corso dei controlli durante il suo contestato presidio lungo la zona portuale di Rada San Francesco a Messina, che si sottolinea, ha causato la denuncia di 10 soggetti per irregolarità delle dichiarazioni, a seguito della constatazione delle forze dell’ordine e della polizia di stato”.

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