Tragedia Furci Siculo, Lorena e la dedica dei colleghi d’Università: “era sempre col sorriso e la gioia negli occhi”

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“Non avremmo mai pensato di trovarci davvero con un posto vuoto, in aula e nel cuore: quello di Lorena”, la lettera dei colleghi per l’ultima vittima di femminicidio

Come può un uomo trovare la forza, la rabbia, di spegnere un sorriso così bello? E’ la triste domanda che tutti si pongono, ma a cui nessuno potrà mai darsi una risposta. Fa male vedere le immagini di Lorena Quaranta, ragazza uccisa dal suo compagno a Furci Siculo. Non ci credono ancora i suoi colleghi, non si capacitano della tragedia che si è consumata ieri. Di seguito il messaggio con cui gli amici dell’Università hanno voluto omaggiarla.

“Siamo sconvolti dalla morte di Lorena, nostra collega e amica.
Una donna dolce e gentile che condivideva con noi i sogni e i sacrifici di chi si prepara a diventare un medico, perché il valore più alto che conosce è la Vita.
Appassionata di Ginecologia, si sarebbe laureata quest’anno con una tesi in Pediatria e l’amore che stava dedicando in questi mesi ai bambini del reparto era lo stesso che dedicava al prossimo, sempre col sorriso e la gioia negli occhi.
La sua vita è stata portata via con un gesto terribile, infame e codardo che ha stroncato il suo futuro, un percorso che si apprestava a concludere e che tanto avrebbe dato alla nostra società, in termini professionali e umani.
Dall’anno scorso abbiamo in aula un “Posto Occupato” che rappresenta ogni vittima di femminicidio che non ha potuto inseguire i suoi sogni, ma non avremmo mai pensato di trovarci davvero con un posto vuoto, in aula e nel cuore: quello di Lorena.

I tuoi colleghi”.

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