Il Ministro Bianchi difende la DaD: “il 93,4% delle classi è in presenza. In questi giorni ho sentito cose…”

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Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi difende la DaD, fortemente discussa in questi giorni: “il grosso dei contagi vi è stato nel periodo di chiusura delle scuole, durante le festività natalizie, nel momento in cui i ragazzi, quindi, non erano a scuola”

“Ad oggi, dati delle ore 12, abbiamo un grado di copertura dell’82,1% su 347.740 classi. Il 93,4% delle classi è in presenza, di cui il 13,1% con attività integrata per singoli studenti a distanza. Le classi totalmente in dad sono il 6,6%”. Lo ha detto il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, in audizione davanti alla commissione Cultura della Camera, difendendo così la scelta della DaD, fortemente discussa in questi giorni. Il Governo va avanti per la scuola in presenza, tante mamme sono in protesta, altre hanno presentato ricorso (vincendolo) in quei Comuni in cui i Sindaci avevano chiuso gli Istituti, tra cui anche Reggio Calabria, che oggi ha riaperto le porte agli studenti.

“Lungi da me l’idea di fare polemiche – ha proseguito Bianchi – però ho sentito in questi giorni proporre stime che non avevano base numerica. Non vi è dubbio che ci siano problemi differenziati, ma se avessimo ceduto all’idea di una chiusura della scuola avrebbe portato a casa sostanzialmente 6,5 milioni di bambini e ragazzi – sottolinea – La situazione è difficile, e deve essere ancora vinta e possiamo farcela, però avendo la chiarezza dei dati”.

“In termini di studenti – l’analisi del Ministro che spiega le statistiche – dove il grado di copertura è dell’81,8%, su un totale di 7.362.181, gli alunni in presenza sono l’88,4%. Per la scuola dell’Infanzia il numero di alunni positivi o in quarantena è il 9%, quindi in presenza è il 91% per la Primaria i positivi o in dad sono il 10,9%; per la Secondaria di primo e secondo grado gli alunni in dad o in didattica integrata sono il 12,5%”. Passaggio anche sugli insegnanti sospesi: “Il personale sospeso perché inadempiente sull’obbligo di vaccinazione è ad oggi lo 0,9% che indica ancora una volta l’alto grado di adesione dei nostri docenti ma anche la libertà di scelta”.

La precisazione di Bianchi è anche relativa all’esplosione del boom di contagi, verificatasi nel periodo natalizio, proprio quando le scuole erano chiuse: “Per quanto riguarda l’andamento pandemico, metto in evidenza che il grosso dei contagi vi è stato nel periodo di chiusura delle scuole, durante le festività natalizie, nel momento in cui i ragazzi, quindi, non erano a scuola”. E sulle vaccinazioni “abbiamo situazioni molto differenziate a seconda delle fasce d’età, con un livello molto alto per i ragazzi 12-19 anni, con la copertura tra prima dose e guariti prossimo all’85% e seconda dose al 76,5%; mentre per i ragazzi più piccoli, considerando che l’autorizzazione è arrivata il 25 novembre, il numero è più basso. Però se la settimana scorsa eravamo al 12%, abbiamo chiuso venerdì al 25% quindi con un tasso molto alto di vaccinazione”.

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