Elezioni regionali, De Magistris: “Calabria terra straordinaria, è necessario spezzare il controllo criminale per liberare energie economiche”

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Gli obiettivi della campagna elettorale di Luigi de Magistris: il Sindaco di Napoli ha spiegato i suoi punti prioritari e parlato anche di Sanità

E’ ufficiale da qualche giorno la candidatura di Luigi de Magistris alle prossime elezioni regionali in Calabria. Il sindaco di Napoli è pronto a questa nuova avventura in una terra a cui si definisce affezionato. “Sono completamente contrario ai commissariamento, hanno prodotto danni su danni in Calabria. Longo lo conoscevo, era un bravo poliziotto, spero sia in grado di essere anche un buon manager per la Sanità. La Calabria è una terra di gente straordinaria, non merita il ceto politico che per la maggior parte l’ha governata in questi anni. Con i calabresi voglio dimostrare che non sono la zavorra d’Italia. A Napoli abbiamo cercato di ridare dignità alla città, mi basta dormire 4 ore al giorno per fare il Sindaco e lavorare ad una campagna politica straordinaria”, ha affermato come ospite durante il programma Titolo V andato in onda ieri sera su Rai3.

De Magistris ha risposto a diverse domande ponendosi poi degli obiettivi e immaginandosi presidente di Regione: “il tema principale è spezzare il controllo della spesa pubblica, se si spezza il controllo criminale c’è la possibilità di liberare le energie economiche e le eccellenze del territorio con la possibilità di uno sviluppo straordinario. Vorrei ricordare la Taranto-Reggio Calabria, che è una linea ferroviaria composta da un binario non elettrificato, siamo agli inizi del Novecento. Liberare energie che sono straordinarie in quella terra, c’è un tessuto di impegno reale dai diritti alla lotta alla ‘ndrangheta, devono diventare politica con la P maiuscola. Spero possano sostenermi tutte le donne e gli uomini che sognano un processo di liberazione dal basso, non mi interessa l’apparentamento con altre forze politiche, sarà una coalizione civica. Movimento 5 Stelle o Pd? I grillini stanno fuori per ora dal sistema governativo della Calabria, sta a loro dimostrare se è rimasto qualcosa delle loro origini. Ormai vanno dietro i vari Mastella e Cesa”.

“La motivazione che mi spinse a candidarmi come sindaco di Napoli all’epoca, oggi a presidente della Regione Calabria – conclude De Magistris – , è perché ritengo sia terribile l’emigrazione dei giovani per necessità e non per scelta. Molti calabresi vanno fuori per studiare e poi non tornano. C’è un blocco di potere molto collegato tra Roma e la Calabria a cui conviene che ciò avvenga. Il controllo della spesa pubblica, il blocco delle vite, c’è un concetto di appartenenza. Quando a 26 anni presi il primo caffè in un bar mi chiesero a chi appartenessi, ma io non capivo. Si intende appartenere a qualcuno, ad una famiglai, ad una lobby, alla massomafia. Non è accettabile, bisogna liberarsi. Il Sud ha energie straordinarie, dobbiamo unire il Paese, in un momento così difficile secondo me si deve lottare. La prima cosa che farò se dovessi diventare presidente sarà quella di creare una squadra di governo credibile, fatta di calabresi per dare subito l’immagine di una rivoluzione. Saper rompere un sistema e dimostrare di saper governare”.

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