Reggio Calabria, presentato il progetto “Tabita”: “sosterremo le donne migranti” [FOTO e INTERVISTA]

  • Foto StrettoWeb / Salvatore Dato
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Reggio Calabria: si è tenuta oggi la conferenza stampa di presentazione del progetto “Tabita”

Si è tenuta oggi la conferenza stampa di presentazione del progetto Tabita, promosso dal Centro d’Ascolto Ariel in ATS con l’associazione di volontariato “benessere e salute” e con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari Opportunità. Il centro antiviolenza ARIEL, avviato nel 2008 nella città di Reggio Calabria, fondato sui principi cristiani, ha come finalità esclusiva il contrasto della violenza di genere sulle donne, prendendosi cura anche dei figli minori a carico. Con il progetto Tabita – spiega la psicologa Marinella Colucci – Ariel si prefigge di sostenere le donne e le giovani migranti nel percorso di uscita da pratiche lesive, quali le mutilazioni genitali femminili, e da forme di violenza discriminatorie che generano forme di vessazione non solo fisica ma anche psicologica. La crescente presenza di migranti e cittadine migranti di seconda generazione che portano con sé modelli culturali, pratiche e tradizioni talvolta distanti da quelle del paese di destinazione, richiedono nuove strategie per affrontare e promuovere l’inclusione di quelle donne e di quelle giovani che scelgono diversamente di costruire un nuovo percorso di vita, nella consapevolezza dei propri diritti e nell’accettazione di nuovi riferimenti culturali. Ariel vuole creare una rete locale di enti pubblici e privati con la funzione di aumentare la conoscenza delle forme di violenza specifiche di diverse culture e specializzare le competenze relative, al fine di saper interagire con le donne che hanno subito tali pratiche, essere in grado di rilevare tempestivamente situazioni a rischio e sensibilizzare la cittadinanza sul tema in maniera capillare. Il progetto prevede anche la realizzazione di uno sportello interculturale per sostenere le donne migranti nel loro percorso di integrazione sociale e nel promuovere la consapevolezza dei propri diritti. “Attraverso lo sportello interculturale – dichiara la mediatrice Palma Moscato – sosterremo le donne migranti fornendo servizi di prima accoglienza, laboratori interculturali, orientamento ai servizi territoriali ed attività formative. L’esigenza del Centro è di sostenere le donne migranti in un percorso di crescita, di consapevolezza e di informazione, lavorando quotidianamente sulla costruzione di un dialogo continuo ed efficace con gli attori operanti sul territorio e le Istituzioni. Lo sportello ha sede nel locale di proprietà del partner del progetto, l’associazione “benessere e salute”, sito in Via Torrente Scaccioti n. 2, località Archi, e sarà operativo tutte le mattine dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,00 alle ore 12,00. Conclude la conferenza l’assistente sociale del Centro, Caterina Logoteta, spiegando che è in costruzione il sito web dedicato al contrasto dell’uso di pratiche lesive sulle donne migranti (www.ariel-tabita.it). Il sito ha lo scopo di fornire linee guida e documenti utili alle realtà del territorio che operano nei settori dell’integrazione sociale e culturale.

Reggio Calabria: presentato il progetto Tabita, intervista alla psicologa Marinella Colucci [VIDEO]

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