Liquidazione Atm, De Luca sgancia un’altra bomba. Insorge il consiglio, Calabrò e Russo: “Sindaco rispetti gli impegni assunti nel Salva Messina”

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Russo e Calabrò: “De Luca rispetti gli impegni assunti nel Salva Messina”

Il sindaco De Luca sgancia un’altra bomba e annuncia l’imminente messa in liquidazione di Atm. Immediata la reazione dei consiglieri comunali PD. Dopo lo sfogo di Gioveni, che accusa il sindaco di essere come dottor Ja kyll e Mister Hyde, ecco le dichiarazioni rilasciate dai consiglieri Russo e Calabrò:

“Avendo appreso dagli Organi di Stampa che il Sindaco di Messina ha manifestato l’intento di predisporre, già il prossimo lunedì 22 ottobre c.m., gli atti amministrativi finalizzati alla immediata messa in liquidazione dell’Atm, quale Azienda speciale del Comune di Messina, in data odierna abbiamo presentato una nota indirizzata al primo cittadino, con la quale abbiamo evidenziato la necessità di rispettare gli impegni assunti con il “Salva Messina”, che, relativamente ad Atm, prevede, proprio su emendamento votato dall’aula e proposto dagli scriventi Consiglieri, che, prima della trasformazione in società di capitale pubblico, il Cda di Atm riformuli tutti i bilanci non esitati dal Consiglio comunale dal 2002 in poi, al fine di allineare gli stessi con quelli del Comune di Messina.

Abbiamo, inoltre, significato che questa notizia di imminente messa in liquidazione di ATM, qualora fosse confermata dai fatti, non solo rappresenterebbe il mancato rispetto di quanto votato in aula nel corso dello scorso consiglio comunale del 15.10.2018, ma si porrebbe in netto contrasto con l’intento collaborativo, più volte manifestato verbalmente anche in questi giorni dal Sindaco De Luca, con il Consiglio comunale, a cui spetta, secondo i dettami dell’art. 42 del Tuel, l’esclusiva competenza a porre in liquidazione società partecipate comunali e aziende speciali; e che si vedrebbe, ancora una volta, messo davanti ad una scelta amministrativa da sottoporre al voto non certo concordata bensì già preconfezionata.

A ciò si aggiunga anche la preoccupazione dovuta al fatto che scelte poco ponderate e condivise, non solo sotto l’aspetto temporale ma anche nel merito, rischiano di far commettere irreparabili danni al Comune di Messina, ciò anche in previsione della concomitante predisposizione della delibera di rimodulazione del piano di riequilibrio finanziario, nel quale certamente ATM riveste una posizione oltremodo rilevante.

In particolare, ad esempio si pongono i problemi legati al fatto che, per recente giurisprudenza contabile, l’Ente socio pubblico non ha più l’obbligo di accollarsi i debiti risultanti dalla liquidazione di una azienda speciale o di una società partecipata; nonché quelli legati a come far coesistere la procedura di messa in liquidazione di ATM con l’obbligatorietà di utilizzare il fondo vincolato per perdite reiterate negli organismi partecipati, introdotta dalla Legge di stabilità 2014.  

Per questi motivi, pertanto, abbiamo chiesto  al Sindaco, oltre che il rispetto degli impegni assunti con il “Salva Messina” su Atm, di non attuare provvedimenti amministrativi non concertati con il Consiglio comunale, previa audizione anche delle parti sociali, che potrebbero comportare irreparabili conseguenze per il Comune di Messina“.

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