“Il Coglione – Quello che non ha capito niente”: il calabrese Francesco Gallotti strappa le etichette imposte dalla società

StrettoWeb

Il giovane scrittore calabrese Francesco Gallotti racconta il suo primo libro “Il Coglione – Quello che non ha capito niente”: la riflessione di un ragazzo che rifiuta le etichette imposte dalla società

Vi è mai capitato di pensare di avere tutto sotto controllo, per poi mandare tutto all’aria? O di ritrovarvi in situazioni inaspettate e bizzarre e pensare: sì, sono proprio un coglione? Esatto, proprio così succede sia a voi che al protagonista di questo lungo e divertente racconto che segue le peripezie e i ragionamenti di un giovane intento a scoprirsi e a scoprire il motivo per cui le altre persone scelgono di farsi cambiare dal corso degli eventi. Sì, perché il Coglione affronta il quotidiano provando a rimanere se stesso, ricercandosi e ritagliando il proprio spazio di individuo nel mondo”. Francesco Gallotti, giovane scrittore calabrese, presenta così la sua prima opera letteraria “Il Coglione – Quello che non ha capito niente” (Porto Seguro Editore).

Un titolo graffiante che racconta la realtà giovanile di un piccolo paese, con un ragazzo impegnato nel dualismo fra l’essere se stesso e l’essere ciò che la società vorrebbe che fosse. Fra pregiudizi e voglia di libertà, “Il Coglione” riuscirà a non farsi cambiare dalla società? StrettoWeb ha raggiunto telefonicamente Francesco Gallotti per una piacevole chiacchierata nella quale l’autore ha rivelato qualche dettaglio in più sul libro.

Una storia del Sud, ma in cui tutta Italia si può immedesimare

Francesco è nato a Lione, ma fin da subito si è trasferito a Diamante e oggi vive a Maierà. Anche il suo libro, come il protagonista, è ‘allergico’ alle etichette, ma potremmo definirlo una narrativa contemporanea dedicata a un pubblico giovane, nella quale è presente una parte semi-autobiografica che prende spunto dal vissuto di Francesco. Una ‘storia del Sud‘, ma in realtà facilmente applicabile alla realtà di qualsiasi paesino italiano.

La particolarità di questo libro è proprio quella che nè il protagonista nè il luogo in cui sono ambientate le vicende hanno un nome. In questo modo chiunque può immedesimarsi nella lettura. – spiega FrancescoCi sono tantissimi comuni d’Italia come la mia Diamante, o come Palmi, Scilla, Bagnara: due mesi estivi di vita e un mortorio negli altri 10, con i loro piccoli disagi. Anche il ragazzino che vive in un paesino in altre parti d’Italia può identificarsi tranquillamente“.

Un libro che strappa le etichette

Il giovane protagonista si trova in una situazione conflittuale. Essere se stessi non paga, tanto nella vita sociale quanto in quella amorosa. La soluzione che propone la società porta però all’azzeramento della propria personalità, o peggio, all’uniformità sui canoni che in questo o quel momento “vanno di moda”. Quale strada scegliere?

Il protagonista rifiuta le etichette della società. – chiarisce l’autore – La gente dice: ‘comportati in questo modo e avrai determinati risultati’, oppure ‘comportati in questo modo e avrai successo con le donne’. Le solite preoccupazioni a cui la società ti spinge a pensare: il lavoro, il matrimonio, la famiglia. Il protagonista rifiuta questi modus operandi, i compromessi, dice: ‘io sono questo, giusto o sbagliato che sia’. Leggendo il libro ci si accorge che lo stesso protagonista si definisce ‘un coglione’, rendendosi conto di non aver capito nulla. Lui pensa che sia giusto essere se stessi, ma poi la società gli chiede di rinunciare alla propria individualità per andare avanti“.

Un messaggio rivolto ai giovani

Il protagonista si rende conto di essere “coglione”, ma in un’accezione positiva: se da una parte questa sua ‘condizione’ lo pone a scontrarsi con i rigidi schemi della società, dall’altra gli permette di non dover indossare alcuna maschera. “Questo libro è un inno a essere se stessi. Allo stesso tempo, è sempre una sfida: se vuoi essere te stesso il prezzo da pagare è molto alto, rischi di non piacere a molti. – racconta lo scrittore – C’è un pregiudizio verso le persone sensibili, tranquille, normali. Si preferisce il bad boy. Il protagonista però afferma ‘almeno io sono io. Non so chi fra noi due è messo peggio: io sarò anche un coglione, ma tu per fare successo hai smesso di essere te stesso’“.

Il messaggio di fondo è indirizzato ai più giovani che spesso, pur di essere accettati, barattano la propria personalità con i canoni imposti dalla massa. “Io mi rivolgo soprattutto ai giovani, ai ragazzi della mia età e agli adolescenti.  Bisogna essere se stessi, non seguire la massa. – chiosa FrancescoI giovani finiscono spesso per seguire le mode per non finire estromessi dalle loro cerchie sociali. Ai giovani dico di preservare la propria identità perchè è la cosa più importante che abbiamo ed è quello che ci rende unici“.

Il libro “Il Coglione – Quello che non ha capito niente” è acquistabile su Amazon, in vari bookstore online, nelle librerie e per chiunque volesse una dedica personale dall’autore può richiederla direttamente con un dm al suo profilo Instagram. Perchè diciamocelo… ogni tanto, siamo tutti un po’ coglioni!

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